Finale doveva essere e finale è stata, nonostante l’impegno maggiore rispetto alla gara d’andata mostrata dagli uomini di
Mourinho, il
Barcellona come da copione ha raggiunto l’obiettivo e il 28 maggio volerà a Wembley probabilmente a sfidare il
Manchester, per conquistare la quarta Champions della sua gloriosa storia. Venendo alla partita, la prima mezz’ora trascorre senza grosse occasioni da ambo le parti, i padroni di casa si limitano a mantenere il controllo della palla con la solita fitta serie di passaggi (oltre 400 dopo 30 minuti), ma dal 32° al 36° è solo grazie a
Casillas se i blaugrana non passano in vantaggio, gli uomini di Guardiola, infatti, collezionano 3 importanti palle gol, la prima non poteva che portare la firma del fenomeno
Messi, che sfruttando una corta respinta della difesa merengues, mette a sedere con una finta due avversari e calcia di poco a lato col suo sinistro magico. Un minuto dopo è
Villa a rendersi pericoloso, El Guaje sfruttando un assist del solito Messi, calcia a botta sicura sul secondo palo, ma sulla sua strada trova un ottimo Casillas pronto a respingere il pericolo e a tenere a galla i suoi. Il numero uno madrileno si ripeterà due minuti dopo ancora su Messi, stavolta l’attaccante argentino prova a batterlo di destro dopo una splendida azione targata
Villa-Pedro, con il primo a suggerire e il secondo a far da sponda per l’accorrente numero 10. Al 39° prova ad affacciarsi dalle parti di
Victor Valdez anche il
Madrid, con
Cristiano Ronaldo pronto a scattare sulla fascia e a suggerire in mezzo per
Di Maria anticipato di poco in un’uscita dall’estremo difensore catalano. Si va al riposo sul pareggio, ma adesso la partita appare più viva, la prova è l’inizio scoppiettante di ripresa, il
Real prova ad intimorire gli avversari con un’azione personale di Ronaldo, che viene ostacolato da
Pique e frana addosso a
Mascherano liberando al tiro
Higuita, che insacca, ma il gol a giudizio dell’arbitro non è regolare e il direttore di gara concede, anzi, una punizione a favore dei padroni di casa. Al 54° passa il Barça, azione che si sviluppa sulla destra con
Dani Alves che vede e serve solo in mezzo al campo
Iniesta, il centrocampista della nazionale spagnola alza la testa e vede
Pedro pronto a scattare sul filo del fuorigioco, assist al bacio e da lì il giovane attaccante non può sbagliare controllo di destro e sinistro sul primo palo a battere l’incolpevole Casillas. Passano 10 minuti e l’undici di Mourinho si riportano in parità,
Di Maria sfrutta un errore in uscita del centrocampo azulgrana, supera elegantemente Mascherano e calcia a botta sicura in porta colpendo però il palo, dopo la ribattuta la palla torna fra i suoi piedi ma stavolta il fantasista argentino decide di servire a centro area il liberissimo
Marcelo che insacca senza problemi. Di fatto la partita si chiude qui, anche perchè il Barcellona continua a fare melina e ad amministrare il proprio vantaggio con il solito possesso palla, mentre il Real appare spossato e senza forza per cercare di siglare altre due reti necessarie a compiere El Miracle. Da segnalare il rientro in campo, accolto da un boato del pubblico, di
Eric Abidal, il difensore transalpino è ritornato a giocare qualche minuto in gare ufficiali dopo solo 6 settimane dalla diagnosi del tumore al fegato, che tanto sconvolse tutto il mondo del calcio.