
Red Bull, che critica (www.ilpallonaro.com - X formulafakers)
Red Bull finisce sempre al centro dell’attenzione in Formula Uno: cosa è accaduto questa volta, attacco vero e proprio.
La F1 ha lasciato il Canada con qualche punto interrogativo da considerare e molte certezze che sembravano essersi un po’ sbiadite negli ultimi appuntamenti stagionali. A partire dalla red Bull e da Max Verstappen, che grazie al ritiro di Lando Norris e alla 4° posizione di Oscar Piastri, ma soprattutto in virtù del secondo posto dell’olandese, hanno potuto recuperare qualche importante punto in classifica generale.
Certo, quella canadese per la McLaren appare soltanto come una piccola battuta d’arresto, che poco ci dice sul futuro della F1 nel 2025. In ogni caso, la vittoria Mercedes regala qualche spunto da considerare per le prossime gare.
Proprio il team tedesco e quello austriaco si sono evidentemente affrontati dopo la gara, per una questione che ha fatto discutere veramente tantissimo: cerchiamo di capire un po’ meglio di cosa si tratta.
Red Bull, terremoto dopo la gara: cosa è successo
Il doppio reclamo della Red Bull, inviato alla FIA per timore di una possibile infrazione sotto regime di safety car da parte della Mercedes di George Russell, non è andato particolarmente giù al team principal Toto Wolff. Il numero uno della scuderia anglotedesca, infatti, è stato chiaro ai microfoni di Sky Sports F1. Direttamente da New York, dove si è svolta la premiére mondiale del film F1, il manager ha criticato aspramente la Red Bull per il comportamento avuto nella gestione post gara della potenziale infrazione, con il doppio reclamo che si è definito con un nulla di fatto.

Così Toto Wolff sulla protesta: “La Red Bull ha impiegato due ore prima di lanciare la protesta, quindi è stata una loro iniziativa. Onestamente, è stata una cosa veramente meschina e piccola (…). E’ stato semplicemente imbarazzante”. Wolff ha ricordato che lo aveva già fatto a Miami, e stavolta hanno lanciato ben due reclami, di cui uno ritirato perché a suo dire ridicolo. Secondo lui, il team angloaustriaco se n’è uscito con clausole strane.
A suo parere, la protesta era talmente tanto inverosimile che è stata respinta. Per lui, Red Bull avrebbe semplicemente dovuto accettare di aver perso in pista, perchè la Mercedes ha meritato la vittoria, esattamente come molte altre volte l’ha meritata il team con Christian Horner team principal. Insomma, una vera e propria tirata d’orecchie ai grandi rivali da parte di Toto Wolff, non vi è alcun dubbio.