Il Pallonaro

Buffon apre a Totti ed elogia Conte: “è il numero uno”

Dopo una full immersion nel campionato e nelle competizioni europee per il club, è ora di rituffarsi nella parentesi-Nazionale e per capitan Gigi Buffon è l’occasione per parlare a tutto tondo, come è solito fare, con la schiettezza e la profondità d’analisi di sempre, spaziando da argomenti calcistici legati alla Juventus ed alla Nazionale, alle questioni stringenti legate all’attualità italiana. In primis, Gigi Buffon affronta la questione ritorno di Francesco Totti in Nazionale, una possibilità che il ct Prandelli non ha escluso nonostante siano trascorsi sette anni dall’ultima presenza del numero dieci romanista in maglia azzurra, ossia nella finale mondiale del 2006 vinta contro la Germania. Per Totti fu quello il momento di lasciare al top della sua carriera, ma in questi anni ha continuato a lavorare seriamente e a stupire tutti per la sua condizione attuale, come lo stesso Buffon sottolinea, elogiando colui che lui considera da sempre “suo compagno di Nazionale” considerando che ha vissuto con Totti tutta la trafila dall’Under 15 alla Nazionale maggiore.

Buffon apre al ritorno di Totti in Nazionale e elogia Conte | © Claudio Villa/Getty Images
Buffon apre al ritorno di Totti in Nazionale e elogia Conte | © Claudio Villa/Getty Images

Da un grande del calcio italiano ancora in piena attività ad un altro ex calciatore che, da qualche anno a questa parte, sta bruciando le tappe della propria carriera in panchina: Antonio Conte. Gigi Buffon parla, così, del suo tecnico, colui che lo scorso anno ha regalato al popolo juventino una delle più intense soddisfazioni sportive, lo scudetto delle rinascita. Secondo il portierone non c’è alcun pericolo di dover prendere in considerazione l’ipotesi di un addio a Conte (legato alle dichiarazioni del mister juventino dopo la guerriglia contro il pullman a Bologna, ndr) soprattutto perchè “tutti sappiamo quanto mister Conte è legato a questa maglia” e, in tal senso, non potrebbe mai considerare altre ipotesi finchè non riterrà completato il suo percorso con la Juventus. Inoltre, secondo Buffon, il valore di Conte è inestimabile e, dovendo paragonarlo agli altri allenatori con cui ha lavorato nella sua lunga carriera, Buffon lo colloca addirittura al primo posto, davanti a “totem” del calcio come Marcello Lippi e Fabio Capello, Arrigo Sacchi, Carlo Ancelotti, solo per citarne alcuni. Il discorso-Conte richiama, poi, per analogia il discorso-Juventus e, in particolare, il cammino bianconero in Europa, con i quarti di finale di Champions League quasi alle porte ed un avversario come il Bayern Monaco che aspetta al varco la Signora, un avversario assolutamente fortissimo, tra le prime “3-4 squadre in Europa”. Per Buffon il cammino Champions dev’essere preso “come abbiamo fatto finora, sperando di farci apprezzare per un gioco propositivo e di riconquistare il rispetto degli avversari”. Un rispetto che in Europa è già cresciuto grazie al percorso compiuto finora, e che in Italia si è trasformato in “attenzione negativa” perchè è difficile riconoscere i meriti altrui maturati sul campo, senza  più alcun alibi com’era stato in passato quello di Calciopoli.

Dalla Juventus alla Nazionale, Gigi Buffon affronta il discorso azzurro in prospettiva Mondiali Brasile 2014 ed in connessione al progetto-giovani promosso dal ct Cesare Prandelli: in tal senso, la prossima amichevole con il Brasile è un banco di prova stimolante contro un’avversaria top, con la quale non si può sfigurare “anche perchè ci apprestiamo a giocarci la Confederations cup”. In tal senso, il discorso ricade su uno dei protagonisti più attesi, ossia Mario Balotelli, che secondo capitan Buffon “ora è più sereno perchè gioca con continuità”.

Infine, una considerazione sull’attualità del nostro Paese, sul cambio di rotta che la politica sta tentando con un rinnovamento dei costumi e delle abitudini, e che anche lo sport italiano vuol seguire, con l’iniziativa del Coni dell’abolizione delle tessere gratis ai parlamentari: “sono segnali che fanno ben sperare e capire che ogni tanto ci si ferma e si pensa”. 

Exit mobile version