Il Pallonaro

Cellino infiamma Cagliari – Juve: “arroganti, si scelgano anche l’arbitro”

Massimo Cellino tuona contro la Juventus. Il Presidente del Cagliari non ha digerito lo slittamento della gara Cagliari-Juventus dalle 15:00 alle 20:45, in modo da garantire la contemporaneità con in derby di Milano in programma per le 20:45 appunto.

Accuse a muso duro del presidente rossoblù, il quale punta l’ indice contro i bianconeri, rei di aver accettato la decisione di slittamento della gara da parte della Lega, senza  aver prima  interpellato la compagine sarda. Cellino ha accusato la Juventus di arroganza e presunzione, definendo l’accoppiata Juventus-Lega “ridicola”. Il presidente ha poi continuato affermando che non era necessario far slittare la partita Cagliari-Juve alle 20:45, in quanto si poteva anticipare benissimo il derby tra Inter e Milan alle ore 15:00  . “Qui contano solo loro, bisogna ricordarsi che la Serie A è composta da 20 squadre”, ha dichiarato Cellino.  Visibilmente affranto, il presidente, ha colto l’occasione per elogiare squadre come Cesena, Novara e Parma, definendole esempio di calcio vero.

Massimo Cellino © Enrico Locci Getty Images Sport

Va ricordato che anche il Cagliari gioca in “trasferta”. Se giocando alle 15:00 i giocatori sarebbero arrivati e ripartiti in giornata, con lo slittamento alle 20:45, il Cagliari dovrà organizzarsi diversamente, cercando anche un albergo dove poter sostare la notte. Sono questi i principi su cui batte il presidente rossoblù: “A noi non hanno minimamente pensatola squadra ha viaggiato in pullman per Trieste perché sapevamo di dover giocare alle 15. Ora invece la notturna ci crea problemi e disagi a non finire. Neanche l’albergo ci tiene a dormire…”.

Cellino dal dente avvelenato quindi. Da quel che si vocifera pare che il presidente abbia proposto ai propri giocatori un premio partita in caso di vittoria contro i bianconeri. C’è aria di vendetta dunque. La Juventus non avrà vita facile. Cellino proverà in ogni modo a mettere il bastone tra le ruote agli uomini di Conte, i quali dovranno confrontarsi con avversari “caricati” al massimo dall’ambiente e pronti a vendere l’ anima al diavolo per la maglia rossoblù. Come dice il detto,” Non svegliar can che dorme…”

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