Il Pallonaro

Calciopoli: E’ ufficiale, aperta l’inchiesta per Calciopoli 2

E’ ufficialmente aperta l’inchiesta Calciopoli2. E’ quanto riferisce oggi Tuttosport, secondo cui il procuratore federale Stefano Palazzi ha assegnato a un suo vicecapo della Procura il fascicolo contenente il materiale delle intercettazioni (video, articoli e oltre 170 mila telefonate). Anche Abete ha chiesto di avere all’avvocato Millella, legale che difende la parte civile Fgc a Napoli, il suddetto materiale.
Il problema per Palazzi si pone in relazione all’art.39 del codice: “PUNTO A – eventuale dolo di una parte nei confronti di un’altra (chi tace fatti che potrebbero cambiare il corso di un processo)”; PUNTO C – “se, a causa di forza maggiore o per fatto altrui, la parte non ha potuto presentare nel precedente procedimento documenti influenti ai fini del decidere (punto c)”; PUNTO D – “se è stato omesso l’esame di un fatto decisivo che non si è potuto conoscere nel precedente procedimento oppure sono sopravvenuti, dopo che la decisione è divenuta inappellabile, fatti nuovi la cui conoscenza avrebbe comportato una diversa pronuncia“.
L’art.39 quindi farebbe ricadere i fatti (vecchi e nuovi) in prescrizione, quindi anche Moggi avrebbe in prescrizione i suoi reati e proprio per evitare che ciò accada si potrebbe considerare la reite­razione dei reati eventuali commessi da altri fuori dal primo processo.
La sensazione dunque è che avremo ancora da sentir parlare di questa triste pagine del calcio italiano, se si considera che Calcipoli 1, dopo quattro anni, ancora non si è conclusa.

Intanto fatto curioso, alla luce di quanto aveva dichiarato Massimo Moratti su una sua spontanea deposizione, l’avvocato Prioreschi, legale di Moggi fa sapere:

Lui non può andare in udienza, perché siamo al dibattimento. Ma lo posso fin d’ora tranquillizzare, nel senso che avremo noi l’onore di chiamarlo. Come testimone, è ovvio, perché siamo noi i primi a voler sentire quello che il presidente dell’Inter avrà da dire su quanto sta emergendo. Avrà il dovere di rispondere sotto giuramento alle nostre domande, a quelle della parte civile e dei pm“.

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