Il Pallonaro

Champions League: Barcellona e Psg, raggiungono Atletico e Bayern nei quarti

Barcellona e Psg, nelle gare casalinghe, vincono entrambe per 2-1 bissando così i successi ottenuti in trasferta nelle gare di andata degli ottavi di finale di Champions League e volando ai quarti di finale della massima competizione europea per club.

Le due partite hanno avuto però copioni decisamente diversi, e se per i parigini è stato tutto semplice, i catalani hanno sofferto in diverse occasioni.

Lionel Messi

Il Barcellona di Martino partiva dal tranquillizzante 2 a 0 ottenuto in casa del City, la sfida del Camp Nou però si è rivelata molto più insidiosa del previsto. Solito palleggio del Barça con Messi che fa impazzire il suo marcatore, Lescott che sostituisce lo squalificato Demichelis espulso all’andata proprio per fallo sulla pulce, cerca di trovare il gol ma si vede negare un rigore dall’arbitro francese Lannoy. Nella ripresa la gara si accende con il solito Messi che colpisce un palo, il City cresce e il neoentrato Dzeko costringe Victor Valdes ad un super intervento per mantenere la propria porta inviolata. La svolta della gara arriva al 67° quando Lescott commette un grave errore che spiana la strada a Messi per il gol del 1-0. I Citizens ci provano ma al 78° l’arbitro torna protagonista negando un evidente rigore per fallo di Pique su Dzeko ed espellendo Zabaleta per proteste. Nonostante l’inferiorità numerica il City trova il pari al 88° con Kompany, pareggio che dura solo 3 minuti perchè come all’andata, sul taccuino dei marcatori dei Blaugrana si infila anche Dani Alves per il definitivo 2-1.

BARCELLONA – MANCHESTER CITY 2-1 (0-0) (67° Messi (B), 88° Kompany (M), 91° Dani Alves (B)

Barcellona (4-3-3): Valdes; Dani Alves, Piqué, Mascherano, Jordi Alba; Xavi, Busquets, Iniesta; Fabregas, Messi, Neymar (35′ st Sanchez).

Allenatore: Martino

Manchester City (4-2-3-1): Hart; Zabaleta, Kompany, Lescott, Kolarov; Fernandinho, Yaya Touré; Silva (27′ st Negredo), Milner, Nasri (29′ st Jesus Navas); Aguero (1′ st Dzeko).

Allenatore: Cousillas (Pellegrini squalificato)

Arbitro: Lannoy

 

Nell’altra gara della serata sofferenza iniziale per il Psg che parte dal 4-0 conquistato alla BayArena all’andata ma va subito sotto per il gol di Sam al 6°, leggera preoccupazione che dura poco, infatti al 13° Marquinhos svetta su azione di corner e di testa pareggia. Il Psg, decisamente rilassato, cresce con Ibra che stampa un cucchiaio sulla traversa, ma torna a tremare quando al 27° il Bayer si procura un calcio di rigore nel quale si rende protagonista Sirigu che respinge il tiro di Rolfes. Nella ripresa al 54° Lavezzi firma il gol del sorpasso, il vantaggio poi verrà difeso da un ottimo Sirigu protagonista sui tentativi degli attaccanti delle Aspirine.

PSG – BAYER LEVERKUSEN 2-1 (1-1) (6° Sam (B), 13° Marquinhos (P), 54° Lavezzi (P))

Psg (4-3-3): Sirigu; Jallet, Digne, Thiago Silva, Marquinhos; Rabiot, Cabaye, Pastore; Cavani (85° Z.Camara), Lavezzi (63° Lucas Moura), Ibrahimović (71°Ménez).

Allenatore: Blanc

Bayer Leverkusen (4-3-3): Leno; Wollscheid, Guardado, Toprak, Donati; Reinartz (77° Wagener), Rolfes, Can; Sam (67° Brandt), G.Castro (67° Son Heung-Min), Derdiyok.

Allenatore: Hyypiä

Arbitro: Bebek

 

Dunque Barcellona e Psg vanno ad aggiungersi ad Atletico Madrid e Bayern Monaco che avevano raggiunto la qualificazione ai quarti nella serata di ieri. Delle quattro, attualmente promosse al turno successivo, quella che ha dato maggiore impressione di forza e solidità è senza dubbio il Bayern Monaco, il Barcellona ha palesato anche in questo turno i difetti stagionali, una difesa non certo imperforabile ed alcuni dei protagonisti che paiono non avere la fame degli anni passati, se Messi però continuerà a crescere allora potrà tornare ad essere una macchina vincente. Il Psg sarà certamente la mina vagante, con i suoi campioni può puntare ad andare molto lontano e siamo certi che nessuno vorrà pescarla nel sorteggio, infine l’Atletico Madrid che resta un’incognita, se Diego Costa continuerà a trascinarla potrà sperare di superare il prossimo turno anche se tra queste 4 pare, sulla carta, la più debole.

 

 

 

 

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