Il Pallonaro

Ciclismo shock: Frank Vandenbrouke trovato morto in una camera d’albergo

Una notizia sconvolgente ha scosso il mondo del ciclismo questa sera: l’ex baby fenomeno belga Frank Vandenbroucke è stato trovato senza vita nella sua camera d’albergo in Senegal. Notizia che riporta immediatamente alla mente quel 14 febbraio 2004, quando nella stanza D5 del residence “Le Rose” di Rimini fu ritrovato il corpo senza vita di un’eroe tragico della storia di questo sport: Marco Pantani, morto solo.

FRANK Doveva essere l’anno della rinascita, l’anno del ritorno al ciclismo, perfino del ritorno alla vittoria, invece il 2009 è stato per Frank l’anno della fine, la fine di tutto. Come il suo alter ego italiano Marco Pantani, Frank Vandenbroucke è stato trovato senza vita in una camera d’albergo. Le vicende di questi due campioni sono per molti aspetti simili, e rappresentano la pericolosità di uno sport e di una società che sembrano sempre più impazziti e senza regole. Forti, fortissimi in gara, ma fragili ed indifesi una volta spenti i riflettori. Il doping è senza dubbio il regista malefico di queste storie, ma c’è anche dell’altro. Le luci della ribalta, soprattutto in uno sport come il ciclismo, sono un’arma a doppio taglio. Più vinci, più sei idolatrato, più c’è il rischio che se commetti un errore la gente ti attacchi un’etichetta indelebile. Loro due l’errore l’hanno commesso, e purtroppo ne hanno pagato le conseguenze con la vita. Proprio pochi giorni fa Vandenbroucke aveva dichiarato di volersi affidare al centro Mapei Sport per tornare ad essere veramente credibile, e togliersi di dosso l’etichetta di corridore dopato. Il prof.Aldo Sassi aveva accettato la sfida, ma purtroppo la notizia di quest’oggi spegne tutti i sogni. Per l’ex baby prodigio belga non ci sarà la possibilità di rivincita.
Vandenbroucke si trovava in Senegal per un periodo di vacanza dopo le fatiche di una stagione che l’aveva addirittura visto vittorioso a La Boucle de l’Artois, rompendo così un digiuno che durava dal 1999. E’ stato trovato senza vita nella sua camera d’albergo, sembra a causa di una embolia polmonare. Aveva soli 34 anni, proprio come Pantani!

TENTATIVO DI SUICIDIO La vita di Frank Vandenbroucke era già stata sull’orlo della fuga qualche anno fa, quando il corridore belga tentò il suicidio. ”Ero depresso come non mai – ha dichiarato lo stesso Vandenbroucke –. Ho deciso di farla finita io…Sono andato a prendere la bottiglia di vino più caro della mia cantina, un Château Petrus del 1961. Ho fatto un brindisi. Ho scritto una lettera d’addio “Non c’è bisogno di un’autopsia, ho iniettato 10cc di Atractapid. Per favore non lasciate che apra gli occhi”. Ero solo – continua Vandenbroucke -. Ho messo su la maglia di campione del mondo, mi sono iniettato la sostanza e poi sono andato sul mio letto e ho aspettato di morire. Ero così felice. Non avrei più dovuto preoccuparmi. E’ stata mia madre che mi ha trovato il giorno dopo”. Il 6 Giugno 2007 il belga fu stato ricoverato in gravissime condizioni, ma Frank riuscì a ristabilirsi, a tornare alle corse, fino a desiderare una nuova vita. Ora però la tragica notizia, il belga se n’è andato per sempre, portandosi dietro le sue vittorie e la sua leggenda. A noi però rimane il solito sconforto di fronte all’ennesima, tragica, morte nel ciclismo!
[via: sport.periodicoitaliano.info]

Exit mobile version