
"Come Schumacher": la F1 vive ore d'angoscia - Ilpallonaro.com (Instagram Michael Schumacher)
Il paragone con Michael Schumacher ha spiazzato tutti gli appassionati di Formula 1: nessuno se l’aspettava.
Sette titoli Mondiali vinti nel corso della sua carriera, di cui ben cinque consecutivi con la Ferrari (dal 2000 al 2004): un record che ancora nessuno è mai riuscito nemmeno a eguagliare. Michael Schumacher è una leggenda della Formula 1 e ancora oggi, nonostante non compaia in pubblico da oltre 12 anni per le gravi conseguenze del terribile incidente sugli sci a Meribel (Francia), è ricordato e omaggiato sempre con tantissimo affetto dagli appassionati di automobilismo.
Max Verstappen è stato talvolta paragonato a Michael Schumacher per il suo essere ‘cannibale’ in pista e il riuscire a guidare in maniera eccellente su qualsiasi tracciato e in tutte le situazioni, comprese quelle più sfavorevoli. D’altronde proprio il pilota olandese è quello che può pareggiare il record di Schumi: Verstappen ha vinto gli ultimi quattro titoli e quest’anno è in corsa per il quinto, anche se la concorrenza delle McLaren di Piastri (attuale leader della classifica iridata) e Norris (secondo dietro il compagno di squadra) è molto agguerrita.
Proprio in queste ore la Formula 1 e Verstappen devono fare i conti con un’accusa molto pesante: l’ex pilota se l’è presa con l’organizzazione del GP di Spagna e con il 4 volte iridato, chiamando in causa anche Michael Schumacher. Johnny Herbert, ex pilota (tra le altre) di Lotus, Benetton e Sauber che nel corso della sua carriera ha vinto 3 GP, ha usato parole molto forti per descrivere la manovra di Verstappen nello scorso Gran Premio sul circuito di Barcellona.
Come Schumacher: accusa pesantissima, che batosta per Verstappen
Secondo l’ex pilota britannico Verstappen avrebbe meritato la bandiera nera. In un’intervista rilasciata a RoobetAlternatives il classe 1964 è stato molto chiaro: queste condotte così aggressive non devono più essere tollerate. “Chiunque può andare a sbattere contro un’altra vettura, ma è assolutamente sbagliato urtare intenzionalmente un altro pilota”, ha detto Herbert, che poi ha ricordato che in passato è capitato lo stesso anche ad altri grandi piloti.

Herbert ha fatto l’esempio del Gran Premio di Jerez del 1997, ultima gara di quel campionato del mondo, quando Schumacher venne squalificato per essere andato addosso a Jacques Villeneuve (che vinse poi il titolo iridato). “Mi piace pensare di essere stato un pilota duro ma corretto, e anche Verstappen lo è – ha aggiunto il britannico – ma quella collisione ha superato il limite. E una cosa che non voglio vedere e non vogliono vederla neanche gli altri piloti”.
Sempre Herbert ha infine aggiunto a RoobetAlternatives che per manovre come quella effettuata dal pilota della Red Bull i 10 punti di penalità non possono essere considerati sufficienti.