Il Pallonaro

Daniela Sabatino, bomber implacabile del Brescia

Attaccante con grande senso del gol, incubo delle difese avversarie, capace di gonfiare la rete per quasi 200 volte nel campionato di Serie A, stiamo parlando di Daniela Sabatino un vero e proprio bomber di razza che vuole trascinare il Brescia verso uno storico bis.

Nata ad Agnone (provincia di Isernia) il 26 giugno 1985, Daniela è cresciuta nelle giovanili del Campobasso. L’esordio e la prima rete in Serie A sono arrivati a soli 15 anni con il Picenum. Dopo altre avventure, tra cui una in Svizzera con il Lugano, Sabatino passa alla Reggiana, dove gioca dal 2006 al 2010 e con la quale vince una Coppa Italia. Dall’estate 2010 indossa la maglia del Brescia con la quale ha vinto un’altra Coppa Italia, una Supercoppa Italiana, un titolo di capocannoniere a pari merito con Patrizia Panico, ma sopratutto lo Scudetto nella scorsa stagione.

Conosciamo meglio questo formidabile attaccante, partendo dai suoi esordi sino all’attualità.

Daniela Sabatino | © Acf Brescia Calcio Femminile

Come ti sei avvicinata al calcio? Perché hai deciso di praticare questo sport?

Seguivo le partite con mio padre e mio cugino, così mi sono avvicinata al calcio. Mia mamma mi ha raccontato che da piccola non mi piaceva giocare con le bambole, mi divertivo a giocare a calcio con gli amici. Insomma con un pallone ero felice.

Hai un idolo, un calciatore a cui ti ispiri?

Sicuramente Inzaghi. Qua a Brescia mi hanno soprannominato Pippo, proprio perchè ho caratteristiche che assomigliano alle sue e proprio come lui voglio sempre vincere.

Se tu potessi scegliere una calciatrice di un campionato straniero con cui ti piacerebbe giocare, chi sceglieresti?

Non ne ho una in particolare, ce ne sarebbero molte.

In Nazionale ti ricordiamo per aver segnato 6 gol nella stessa gara, la sfida con la Macedonia, qual è il tuo rapporto con la maglia azzurra?

Giocare con la propria nazionale è il sogno di ogni calciatrice, è una soddisfazione unica. Mi spiace essermi fratturata la mandibola, infortunio che mi è costato un mese e mezzo di stop, proprio nel momento in cui ero stata chiamata per il playoff mondiale. La nazionale rimane comunque un obiettivo.

Hai provato l’esperienza europea con la maglia del Brescia quali sono state le sensazioni? I risultati non sono stati purtroppo positivi, cosa manca al calcio italiano per competere?

Siamo lontani anni luce, il metodo di lavoro è totalmente diverso, già a partire dal settore giovanile. C’è un’organizzazione diversa, un differente metodo di allenamento. Per quanto riguarda le sensazioni, beh entrare nello stadio del Lione, vederlo tutto pieno, è stata una grandissima emozione. Così come giocare al “Rigamonti”, davvero una grande emozione.

Daniela Sabatino | © Acf Brescia Calcio Femminile

Veniamo ad un’analisi tecnica, sei un attaccante, un vero e proprio Bomber, qual è la tua posizione ideale, c’è uno schema che preferisci?

Mi piace svariare su tutto il fronte d’attacco, come richiesto dal mister sono disposta al sacrificio, anche nel rientrare. Per caratteristiche mi trovo meglio con una giocatrice dietro di me, come per esempio un 4-3-1-2.

Qual è il tuo punto di forza? Dove invece vorresti migliorare?

Come punto di forza direi la furbizia tattica, vorrei migliorare invece nell’utilizzo del sinistro.

Veniamo all’attualità , come giudichi questa stagione del Brescia?

Diciamo che è una stagione un po’ così, siamo ancora in corsa per il titolo però abbiamo perso punti pesanti in sfide che sulla carta sembravano da 3 punti.

L’anno scorso fu Scudetto, ci racconti le tue sensazioni?

Sono sensazioni uniche, che però vorrei ripetere. Diciamo che è stato uno Scudetto inaspettato anche se noi ci abbiamo sempre creduto.

C’è uno stadio in cui ti piacerebbe giocare?

Beh da tifosa milanista direi San Siro.

C’è un gol, tra tutti quelli che hai segnato, che ricordi particolarmente volentieri?

Quello dello scorso anno segnato al volo contro la Torres che fu il mio gol numero 100 con la maglia del Brescia.

Daniela Sabatino | © Acf Brescia Calcio Femminile

Com’è il tuo rapporto con i tifosi del Brescia?

Un rapporto ottimo, mi trovo benissimo qua. Ci seguono sempre anche nelle trasferte più lunghe come quelle di Bari e Sassari. Poi come già detto mi hanno anche dato il soprannome “Pippo”.

C’è tra le tue compagne una giovane che, a tuo parere, può divenire un futuro talento?

Sicuramente Martina Rosucci. E’ una ragazza che per la giovane età ha già grande maturità e qualità. Se continua così penso che potrà togliersi grandi soddisfazioni e potrà aiutare l’Italia.

Prima di salutarti e ringraziarti, vogliamo chiederti secondo te perché i nostri lettori dovrebbero seguire ed appassionarsi al calcio femminile?

Perchè è un calcio pulito, in cui si vede la passione e la voglia di giocare. Noi facciamo di tutto per giocare, senza giocare per soldi.

 

 

 

 

 

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