Il Pallonaro

Il disastro di Rocchi un alibi per una piccola Inter

La certezza non l’avremo mai ma ho la convizione che l’Inter la partita di ieri sera contro un Napoli superlativo non l’avrebbe vinta ugualmente. La disastrosa conduzione di gara del fiorentino Gianluca Rocchi è infatti servita a mascherare una realtà imbarazzante, una società, quella nerazzurra, in forte crisi di idee e di gestione.

Rocchi assediato dai giocatori dell'Inter ©Alberto Pizzoli/Getty Images
E’ vero il rigore per il Napoli non c’era e l’espulsione di Obi è viziata da un primo giallo inesistente, chi condanna Rocchi però dovrebbe accennare al mancato giallo al nigeriano per una evidente trattenuta sullo scatenato Maggio in avvio di gara. Il nervosismo nerazzurro poi è indice di scarso carattere e di poca convinzione di una squadra che si fregia ancora del titolo di campione del Mondo. Pensavate davvero che il passaggio dall’inadatto Gasperini al “normalizzatore” Ranieri potesse nascondere tutte le lacune di un organico logoro, stanco e con molti elementi fuori dalla condizione ideale. Il Napoli in confronto a questa Inter sembra una squadra inglese, i ritmi alti mettono in crisi la staticità di un centrocampo poco avvezzo a subire e senza idee in fase costruttiva. Assurde poi le polemiche di un insolito Ranieri a fine primo tempo e da censura quelle di Moratti e Cambiasso nel post partita. Il presidente tuona contro l’arbitro definendolo scarso e minacciando Braschi per eventuali nuove designazioni di Rocchi a dirigere l’Inter. Inappropriate e senza senso quelle dell’argentino che addirittura ipotizza una punizione predemeditata da parte dei fischietti per far pagare lo scudetto del 2006. L’Inter è una buona squadra ma come nella passata stagione paga una campagna acquisti senza logica e con i nuovi Forlan e Alvarez ancora a disagio nel campionato italiano. Inter-Napoli 0-3 le pagelle

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