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Dolore Schumacher, un ricordo da cancellare: la colpa è di Sinner

Jannik SinnerDolore Schumacher, un ricordo da cancellare: la colpa è di Sinner - Ilpallonaro.com (screen Youtube)

Sinner non avrebbe mai immaginato di chiudere un 2025 così trionfale, ma di sicuro mai avrebbe pensato di interferire con la vita di Schumacher.

Ci sono cognomi che attraversano il tempo e restano scolpiti nell’immaginario collettivo come simboli assoluti di uno sport. Nel mondo della Formula 1, nessun nome ha la forza evocativa di Michael Schumacher: sette volte campione del mondo, icona della Ferrari, talento capace di trasformare ogni gara in un’opera d’ingegneria mentale e meccanica. Schumacher non è stato soltanto un pilota straordinario; è diventato un archetipo, una misura di tutto ciò che significa essere al limite, prendere decisioni al millesimo, vivere tra la gloria e il rischio. La sua storia si è poi trasformata in qualcosa di molto più fragile e umano dopo il grave incidente sugli sci nel 2013, avvolgendo la sua famiglia in un silenzio protettivo che dura da oltre un decennio. Una riservatezza che ha contribuito a rendere ancora più mitologica la sua figura.

Accanto alla leggenda del padre è cresciuto Mick Schumacher, inevitabilmente schiacciato e al tempo stesso guidato dal peso di quel cognome. Negli anni ha cercato una sua strada nel motorsport: prima in Formula 1 con Haas, poi come pilota di riserva per Ferrari e Mercedes, infine nel WEC con Alpine e ora diretto verso un nuovo capitolo in IndyCar. Un percorso tortuoso, lontano dai riflettori che accompagnarono il padre, ma costruito con una determinazione silenziosa che racconta molto della sua personalità e della pressione che porta addosso sin da bambino. È curioso, ma per certi versi naturale, che un altro grande atleta come Jannik Sinner abbia sviluppato una forte vicinanza emotiva verso il mondo dei motori. Sognavo di diventare un pilota da piccolo – ha raccontato, spiegando come da bambino desiderasse correre in kart prima che la vita lo portasse sulle piste da tennis. Se Schumacher è un monumento dello sport, Sinner è il nuovo volto di un’altra disciplina globale, eppure i due mondi condividono la stessa tensione verso la velocità, il controllo, l’adrenalina. Quello che Sinner non avrebbe mai immaginato, probabilmente, è il fatto di ritrovarsi fidanzato con Laila Hasanovic, ex di Mick Shumacher.

Sinner atteso nel paddock di Abu Dhabi con Laila: dolore per Mick Schumacher

Questo weekend Jannik Sinner sarà ospite di Stefano Domenicali nel paddock di Yas Marina, vivendo da vicino l’ultimo atto di un Mondiale tra i più intensi degli ultimi anni. Non sarà un semplice spettatore: nel tempo, Sinner è diventato un “Friend of F1”, uno di quei personaggi di spicco invitati con naturalezza nei box più prestigiosi. Arriverà ad Abu Dhabi dopo la vittoria alle Nitto ATP Finals, con l’entusiasmo di chi sente i motori come una seconda casa. E, con ogni probabilità, al suo fianco potrebbe esserci anche Laila Hasanovic, la modella danese che da mesi lo accompagna tra tornei, viaggi e momenti privati.

Mick Schumacher

Sinner atteso nel paddock di Abu Dhabi con Laila: dolore per Mick Schumacher – Ilpallonaro.com (screen Youtube)

La presenza di Laila nel paddock non sarebbe una novità, ma avrebbe un significato particolare, perché prima di legarsi a Sinner, è stata per anni la compagna di Mick Schumacher. La loro relazione è stata pubblica, intensa, condivisa anche con la famiglia del pilota, tanto da diventare parte della sua quotidianità nel periodo più delicato della carriera. Vederla oggi accanto a un altro uomo – per di più un campione planetario come Sinner – non potrà essere indifferente per MickSinner entrerà nel paddock da protagonista esterno, Laila da presenza luminosa al suo fianco, e Mick – pur lontano fisicamente, impegnato nel suo nuovo percorso – resterà legato a quel mondo e a quella scena da un filo invisibile.

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