Il Pallonaro

Estigarribia, rivelazione Juve: grinta, velocità e gol

In apparenza sembra il protagonista del film “Apocalypto” di Mel Gibson, ambientato ai tempi dei Maya, in cui il giovane “Zampa di Giaguaro” sfrutta la sua velocità di corsa e la sua potenza fisica per salvare se stesso e la sua famiglia dall’invasione di una tribù nemica, prima che i conquistadores spagnoli arrivino a stravolgere gli equilibri autoctoni.

In realtà, la velocità di corsa è solo una delle doti di Marcelo Alejandro Estigarribia, che si somma alla grinta ed alla determinazione, che traspare dal suo sguardo da Indios, e dalle parole con cui – nel post partita di ieri – ha raccontato la svolta del match contro il Napoli: “Uccidere o morire per rimontare“, segnale di una personalità non comune, soprattutto per un’esordiente dal primo minuto.

Marcelo Estigarribia | © Giuseppe Bellini/Getty Images

Non poco per un ragazzo di 24 anni, soprannominato “el Chelo”, il violoncello, alla prima da titolare nella bolgia del San Paolo, che ha mostrato anche la dolcezza dei suoi piedi con quello stop delizioso e quel tiro a beffare De Sanctis che vale il provvisorio 3-2, preziosissimo in chiave rimonta.

Non poco per un oggetto finora misterioso della truppa bianconera, arrivato in punta di piedi al modico costo di 500 mila euro, in prestito con diritto di riscatto fissato a 5 milioni di euro, pagabili in tre rate, che – alla luce di quanto mostrato ieri in campo – si rivelerà un grande affare.

La sua qualità, però, si era già intravista durante la scorsa Coppa America, vestendo la maglia della sua Nazionale, il Paraguay, giungendo a disputare la finalissima del torneo, contro l’Uruguay, ma solo con la gara di ieri Marcelo verrà conosciuto dal grande pubblico, con la sua instancabile corsa sulla fascia, riuscendo a mettere in difficoltà un veterano come Cristian Maggio, costretto a rincorrerlo, spesso, a vuoto.

Le sue caratteristiche naturali si adattano perfettamente al gioco di mister Conte, anche se – in verità – la decisione di schierarlo in campo ieri da titolare è stata strettamente connessa all’assenza di Marchisio per squalifica: il centrocampo “titolare” resta formato da Marchisio, Pirlo e Pepe, ma Estigarribia, con la gara disputata ieri, ha dimostrato di poter essere una validissima alternativa su cui contare, per le doti offensive ma anche per l’umiltà con cui affronta la fase di ripiego difensivo.

Un’ottima rivelazione, dunque, che potrà essere utilissima nel corso della stagione juventina: per sognare in grande, infatti, è essenziale che le alternative in panchina siano all’altezza dei titolari, affinchè lo standard di squadra rimanga sempre elevato.

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