Il Pallonaro

F1, le pagelle del GP di Abu Dhabi. Hamilton e Alonso leoni

Le pagelle ai protagonisti del Gran Premio di Abu Dhabi 2011.

Lewis Hamilton | © DIMITAR DILKOFF/AFP/Getty Images

Hamilton 10: visibilmente imbronciato al termine delle qualifiche per aver perso per un soffio una pole position che sembrava già sua, a Luigino torna finalmente il sorriso in gara salendo sul gradino più alto del podio a distanza di quasi 4 mesi. Dopo aver vissuto un periodo negativo tra prestazioni altalenanti e problemi di natura personale, Lewis fa una gara a dir poco perfetta e condotta con una concentrazione tale da non fare neanche una sbavatura. Sempre preciso e veloce ingaggia un bel duello, a debita distanza, con Alonso a suon di giri veloci resistendo alla pressione del ferrarista tenendo i nervi saldi, cosa che di recente non riesce ad avere. Certo, Vettel gli spalanca le porte del successo andando ko alla seconda curva ma l’inglese ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per portare a casa la vittoria anche se Vettel fosse rimasto in gara. Chapeau.

Alonso 10: tornato sul luogo del “suicidio Ferrari” della scorsa stagione dove un errore di valutazione degli ingegneri nella strategia gli aveva fatto perdere il Mondiale, si mette tutto alle spalle e parte come come un razzo guadagnando subito dopo poche curve la seconda posizione. Pensare che dovrebbe essere normale per uno come lui e per una scuderia gloriosa come la Ferrari puntare alla vittoria invece la vettura mostra ancora delle lacune aerodinamiche e delle difficoltà a mandare in temperatura gli pneumatici che costringono il pilota spagnolo a compiere una vera e propria impresa, l’ennesima della stagione, arrivando secondo ed arrendendosi solo ad un Hamilton irresistibile. E’ l’unico a tenere il passo dell’inglese. Chiunque al suo posto farebbe peggio.

Button 8: sale sul gradino più basso del podio anche se il suo obiettivo principale era quello di arrivare davanti ad Alonso per aumentare il vantaggio e difendere il secondo posto in classifica piloti. Si fa infilare dallo spagnolo sul primo rettilineo dopo la partenza, poi gli salta il Kers e deve fare gara di contenimento su Webber, cosa che gli riesce alla grande.

Webber 6: appena la sufficienza per l’australiano che alla partenza si fa beffare da Alonso concedendogli troppa strada e poi non riesce ad avere la meglio su un Button costretto a difendersi dai suoi attacchi senza poter utilizzare il Kers. Ok che la Red Bull nelle mani di Vettel è un’altra cosa, ma il quarto posto odierno non è sicuramente il risultato migliore che ci si aspettava. E’ lontano dalla forma strepitosa dello scorso anno.

Massa 5.5: nei primi giri è pimpante tant’è che resta agganciato al treno guidato da Button e Webber per diversi giri; poi però il brasiliano molla gradualmente e finirà quinto. Nei giri finali va anche in testacoda, cercherà il riscatto sulla pista di casa a San Paolo tra due settimane per il Gran Premio del Beasile.

Rosberg 7: con un contratto appena rinnovato con la Mercedes (prolungamento fino al 2013 con opzione fino al 2014 a 12 milioni di euro a stagione) Nico fa il suo dovere in pista finendo davanti al compagno di squadra Schumacher e staccato di un paio di secondi da Massa. E’ la Mercedes che deve migliorare, non il pilota.

Vettel 10/sv: era doveroso dare due voti, uno per la qualifica stupenda di ieri e che ha un significato ben preciso visto che ha eguagliato il record di pole position conquistate in una sola stagione (14) detenuto da Mansell e che resiste dal lontano 1992 e l’altro per la gara che lo ha visto ko incolpevolmente dopo poche centinaie di metri tradito da una foratura allo pneumatico posteriore destro.

Sutil 8: pare che la Force India non voglia riconfermarlo per la prossima stagione, un peccato perchè Adrian è pilota costante e competitivo. Meriterebbe il salto in un top team, ma attualmente tutti i sedili sono occupati. Arriva ottavo e ancora una volta davanti al compagno di squadra Di Resta (nono), anche lui protagonista di una gara consistente e di “botte” con Buemi.

Barrichello 8: quale miglior modo della rimonta dall’ultimo posto fino al 12esimo per rispondere alle voci che lo vorrebbero ormai un bollito e con una Williams che vorrebbe “silurarlo” per affidare il suo volante a Raikkonen. Il pilota più longevo della Formula 1 con le sue 325 gare, quello nella sua San Paolo tra due settimane potrebbe essere il suo ultimo Gran Premio in F1. Noi gli auguriamo, in caso di divorzio dalla Williams, di trovare un’altra sistemazione adeguata.

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