
Federica Pellegrini ci ricasca, c'entra ancora Sinner: è indecente - Ilpallonaro.com (screen Youtube)
Tre mesi di sospensione. Tanto è costato a Jannik Sinner il caso di positività al Clostebol, rilevata nel marzo 2024 durante il torneo di Indian Wells.
Un trattamento effettuato dal suo fisioterapista con uno spray a base della sostanza proibita, applicato senza guanti, ha scatenato il putiferio. La dinamica, chiarita e dimostrata fin da subito, ha portato alla conclusione che si trattasse di una contaminazione involontaria. Eppure, nonostante la collaborazione dell’atleta e il riconoscimento di totale buona fede da parte dell’ITIA e della WADA, il caso ha scatenato un’ondata di sospetti, accuse e polemiche.
La sospensione – poi concordata – ha rappresentato solo una parte della prova ardua per l’altoatesino. La parte più difficile, forse, è arrivata fuori dai campi: silenzio forzato, titoli sensazionalistici, attacchi da personalità di primo piano del mondo sportivo. Tra queste, spicca il nome di Federica Pellegrini, che non ha mai nascosto la propria perplessità sulla gestione del caso. Secondo la ex nuotatrice, Sinner sarebbe stato trattato in modo privilegiato, e il suo accordo non sarebbe altro che la prova di un sistema a due velocità. Un’opinione, quella della campionessa olimpica, che ha contribuito ad alimentare un clima rovente e un dibattito acceso, soprattutto sui social e che ha avuto conseguenze anche sul piano personale.
Pellegrini torna sul caso Clostebol: “Ciascuno ha la propria opinione”
A distanza di settimane, Federica Pellegrini è tornata a parlare del caso Sinner, rispondendo alle critiche e agli insulti ricevuti online per le sue parole. Quanto a Sinner, ciascuno ha la propria opinione – ha dichiarato a Il Messaggero – e a me piacerebbe un mondo, anche social, in cui si rispettano le opinioni degli altri. Si può non essere d’accordo, ma la decenza e il decoro andrebbero sempre e comunque mantenuti. Un messaggio chiaro, che punta a difendere la libertà di espressione senza giustificare però l’odio gratuito: “Competere con gli haters? Ma no, le mie competizioni erano ben altre”.

L’ex nuotatrice ha ribadito di non aver cambiato idea: secondo lei, il tennista avrebbe goduto di un trattamento differente rispetto ad altri sportivi incappati in problematiche simili. Un’accusa pesante, in un contesto dove ogni parola pesa come un macigno. Nel frattempo, Sinner ha scelto la strada del silenzio, lasciando che siano i fatti a parlare per lui. Dopo aver scontato la sospensione, è tornato in campo agli Internazionali d’Italia, accolto da un pubblico che non ha mai smesso di sostenerlo. Ma la vicenda, almeno sul piano mediatico, è tutt’altro che chiusa.