Il Pallonaro

Fontana d’Oro, Argento Pellegrino, brilla l’azzurro a Pyeongchang

Arianna Fontana | Foto Twitter

Martedì 13 gennaio, la scura notte di Pyeongchang si tinge un po’ d’azzurro, l’Italia nel giro di pochi minuti porta a casa due medaglie: oro con Arianna Fontana e argento con Federico Pellegrino.

Le due medaglie conquistate nella giornata odierna vanno ad aggiungersi a quella di bronzo conquistata domenica scorsa nella sprint di Biathlon da Dominik Windisch, portando così il medagliere a quota 3: un oro, un argento ed un bronzo.

Arianna Fontana era una carta pesante che l’Italia aveva nel proprio mazzo, dalla specialità dei 500 metri nello short track si era messo in preventivo un possibile gradino del podio ma la portabandiera azzurra a Pyeongchang è andata oltre le più rosee aspettative conquistando il metallo più pesante.

Nei quarti di finale Fontana è stata bravissima ad imporsi nella propria batteria, nella quale la temibile canadese St Gelais è stata squalificata. La semifinale ha visto l’azzurra partire al comando e gestire la gara quasi sempre in testa, salvo poi cedere nel finale alla padrona di casa Choi che, avendo siglato il record olimpico, ha fatto pregustare il trionfo al pubblico di Pyeongchang.

La finale ha visto l’italiana prender subito il comando e mantenere anche un piccolo vantaggio sulle avversarie. Pian piano la coreana si è rifatta sotto e, dopo un contatto con la canadese Butin, ha agganciato Arianna Fontana per un finale da brividi che ha visto la portacolori azzurra avere la meglio al photofinish per pochi millesimi. Oro Italia, argento Corea e bronzo Olanda? Assolutamente no, i giudici si sono presi diversi minuti, che sono sembrati lunghissimi, per prendere la decisione sui contatti avvenuti in gara. Il gelo, oltre a quello del ghiaccio, è all’improvviso calato sul pubblico quando è giunta l’ufficialità della squalificata della Choi con la conferma dell’oro della Fontana e con la promozione ad argento, per l’olandese Van Kerkhof, e al bronzo per la canadese Butin.

Arianna Fontana quindi dopo aver portato la bandiera italiana nella cerimonia d’apertura delle olimpiadi invernali di Pyeongchang, porta di nuovo alto il tricolore per un oro azzurro che mancava da quello conquistato da Giuliano Razzoli nello slalom di Vancouver 2010.

Neanche il tempo di festeggiare la prima medaglia d’oro di questi Giochi Olimpici che si è dovuto subito tornare a concentrarsi e a tifare per Federico Pellegrino, in corsa per una medaglia nella gara sprint a tecnica classica dello sci di fondo.

Federico Pellegrino | Foto Twitter

Anche la gara di Pellegrino era tra quelle pronosticate come portatrici di medaglie, l’unico dubbio era sul tipo di tecnica, la classica, nella quale l’azzurro è più debole rispetto alla sua amata tecnica libera.

La qualificazione, conquistata con un nono posto, ed il quarto di finale, vinto in maniera piuttosto agevole, hanno fatto intuire che per Pellegrino sarebbe potuta essere una giornata di gloria. Nella semifinale l’italiano ha dovuto inchinarsi al campionissimo norvegese Klaebo ma anche giungendo secondo si è conquistato la finale ed ha fatto intuire che ci sarebbero state tutte le potenzialità per salire sul podio.

L’ultima sfida è andata sostanzialmente come previsto, Klaebo ha prima seguito il russo Bolshunov, poi ha allungato il passo lasciando l’avversario e Pellegrino a giocarsi l’argento. Sul rettilineo finale l’azzurro ha tirato fuori tutte le energie rimaste, ha affiancato e sorpassato Bolshunov per poi resistere al tentativo estremo in spaccata del russo e conquistare così una preziosissima medaglia d’argento.

 

 

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