
Schumacher, che confessione (Facebook) -www.IlPallonaro.it
Rivelazione assurda sul pluricampione tedesco. Nessuno poteva aspettarselo.
Michael Schumacher è sicuramente uno dei nomi più famosi della Formula Uno e il fatto che a distanza di tanti anni dal suo ritiro dalla scena pubblica si parli ancora così tanto di lui, fa capire l’impatto che il pilota tedesco ha avuto su questo sport, che non si limita certo ai sette titoli iridati conquistati tra Benetton e Ferrari negli anni novanta e duemila.
Purtroppo, l’incidente di Meribel del 2013 potrebbe averci privato per sempre della possibilità di vedere in pubblico il pilota le cui condizioni rimangono sicuramente gravi ma del tutto riservate. Questo comunque non significa che l’interesse della stampa per una figura così rilevante nel mondo dello sport moderno sia andata scemando, anzi, tutt’altro.
Di recente, è emersa una rivelazione shoccante sul pilota che solo chi lo ha conosciuto direttamente forse poteva conoscere. Dato che a rivelarlo è stato un pilota che con schumi ha avuto una delle rivalità più dure degli ultimi trent’anni, prendiamo con le pinze queste dichiarazioni. Ma parliamo comunque di una realtà allucinante.
“Non sapeva perdere”, le parole di Hill
La stagione 1996 della Formula Uno è rimasta nella storia per la grande rivalità tra un campione che si avviava verso una grande carriera – Schumi appunto – ed un altro che era nettamente nella fase calante della sua incredibile avventura nel Motorsport ossia l’inglese Damon Hill, con cui il pilota ha avuto anche diversi incidenti in pista, secondo alcuni non casuali.

In un’intervista al The Guardian, Hill rivela che la rivalità con Schumi ha vari lati nascosti, pur riconoscendo la sua abilità: “Non ero neanche lontanamente bravo come lui, e non dirò mai il contrario. Ma averlo come avversario mi ha spinto oltre i miei limiti. So cosa significa essere messi alla prova fino all’estremo”, la dichiarazione.
Secondo Hill però Schumacher sarebbe stato quello che in inglese chiamano un “sore loser”, qualcuno che non sa perdere. Un episodio accaduto nel GP di Inghilterra del 1994 dove Hill vinse davanti al tedesco squalificato la dice lunga: “Mentre stavamo andando verso il podio, Michael mi colpì leggermente con la visiera del suo cappellino. Era un gesto apparentemente scherzoso, ma traspariva frustrazione”.
“Era imbarazzato e non sapeva come reagire al fatto che qualcuno lo avesse battuto. Provai a parlargli, ma fu impossibile. Avevamo valori diversi.”, conclude il pilota inglese che si dice comunque fiero di aver tenuto botta ad un pilota 26enne quando era ormai vicino al ritiro.