Il Pallonaro

John Terry lascia la Nazionale, in arrivo la sentenza per razzismo

Nella giornata di ieri il difensore del Chelsea e soprattutto ex capitano della Nazionale inglese di calcio John Terry ha deciso di riporre nell’armadio la propria maglia bianca numero 6 che l’ha legato per ben 78 volte con l’Inghilterra: il 31enne inglese ha infatti preso la decisione finale in quanto nella giornata di oggi verrà ascoltato dalla Federcalcio della propria nazione per l’accusa di razzismo che dal 2011 ha segnato la sua grande carriera sportiva. Il calciatore è accusato di aver offeso con parole razziste Anton Ferdinand, giocatore del Queens Park Rangers, durante la partita disputatasi il 23 ottobre dell’anno scorso fra il Chelsea e il Qpr. Una decisione assolutamente inaspettata ma che ha delle motivazioni ben valide: Terry era infatti stato prosciolto dalla giustizia ordinaria nell’estate scorsa ma, a quanto pare, potrebbe ancora inciampare in qualche squalifica.

“La mia posizione in Nazionale è diventata insostenibile e per questo ho deciso di ritirarmi. Ringrazio tutti i ct che mi hanno permesso di indossare la maglia del mio Paese in quanto era il mio sogno fin da bambino. Ringrazio i tifosi e la mia famiglia per il sostegno che mi hanno sempre dato e auguro a Roy Hodgson e alla squadra le migliori fortune. Ho deciso di compiere questo gesto prima dell’udienza della commissione disciplinare perché la federazione, decidendo di processarmi nonostante l’assoluzione del tribunale civile, ha reso la mia posizione insostenibile. Ora mi dedicherò interamente al mio club, il Chelsea”.

John Terry © FRANCK FIFE/AFP/GettyImages

A valutare non colpevole il difensore dei blues era stato inizialmente anche lo stesso Anton Ferdinand: subito dopo il battibecco infatti i due si erano trovati negli spogliatoii per chiarire il tutto e, con una stretta di mano, sembrava che la lite fosse stata risolta. Il cambio di idea però è avvenuto a mente fredda quando, dopo aver rivisto il video su You Tube, il giocatore del Qpr ha voluto procedere per vie legali. Si sospetta che sotto ci sia lo zampino del suo agente che l’ha spinto a procedere e a non farla passare liscia a John Terry, il quale è finito nel bel mezzo di un vero e proprio polverone che l’ha fatto arrivare a questa decisione: sicuramente l’idea dell’ex capitano dell’Inghilterra è quella di anticipare le mosse della Federazione che avrebbe potuto squalificarlo.

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