Il Pallonaro

Juve, Marotta e la definizione di Top Player

I tanti tifosi juventini, delusi ed amareggiati per l’ennesima stagione deludente erano stati rassicurati dal Dg bianconero Beppe Marotta sull’arrivo in bianconero di almeno due Top Player. Tale dichiarazione, come è ovvio, aveva creato delle forti aspettative nella tifoseria bianconera desiderosa di rivedere sotto la Mole campioni di rango internazionale. A meno di un mese dalla fine del calcio mercato purtroppo la realtà è ben diversa: acquisti a parametro zero, Pirlo, campione di assoluto valore ma forse sul viale del tramonto, Ziegler, terzino sinistro nella media e Pazienza, interditore di centrocampo di livello più basso rispetto al maliano Sissoko che è partito alla corte di Leonardo al Psg.

©Massimo Cebrelli/Getty Images
I soldi sono stati spesi, quasi 40 milioni di euro per i riscatti di Matri, Quagliarella, Pepe e Motta con l’aggiunta di 10 milioni per Lichsteiner, 12,5 per Vidal e 15 per Mirko Vucinic. Acquisti questi che sicuramente alzano il livello qualitativo della compagine bianconera ma siamo sicuri che basti per competere con le corazzate milanesi ed il Napoli di Aurelio De Laurentiis? Purtroppo il buon Marotta dimostra di perdere il pelo ma non il vizio, si sta concludendo l’ennesima campagna acquisti bianconera piena di buoni giocatori e con una spesa, ad oggi, vicina i 70 milioni di euro ma di Top player nemmeno l’ombra.  Ecco quindi che il dubbio paventato nella scorsa stagione sulle reali capacità del’ex Ds della Sampdoria di guidare una campagna di rafforzamento di un Top Club, quale ancora per poco può definirsi la Juventus, diventa certezza. Il completo ridimensionamento della squadra è servito, adesso tocca ad Antonio Conte fare di necessità virtù con tutte le incognite del caso, rappresentate dal centrocampo affidato completamente a Pirlo che dal punto di vista dinamico non è sicuramente il massimo una difesa da migliorare ed un esterno sinistro ancora da comprare. Un film già visto, ma come al solito la speranza è l’ultima a morire ma forse, non la pazienza dei tanti appassionati bianconeri, arrivata al capolinea.

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