Anche la scuderia si è espressa in merito ed è chiaro come la pensino in FIA; da ora, le cose cambieranno radicalmente.
In Formula Uno la competizione tra le scuderie può assumere i toni di una vera guerra, una lotta che però non si combatte soltanto sul circuito dove le monoposto sfrecciano ogni fine settimana ma anche davanti agli organi esecutivi della FIA, la federazione volta a vigilare sul rispetto delle regole sotto cui i piloti devono correre ogni mondiale che più volte ha stravolto un campionato con qualche decisione estrema.
Quest’anno c’è stato qualche caso in cui le scuderie si sono fatte veri e propri dispetti, chiedendo ispezioni ed utilizzando il regolamento un po’ come un’arma per controllare che i rivali non avessero vantaggi, un po’ per tentare di recuperare qualche punto grazie a delle infrazioni anche piccole. Il vero caso però sta scoppiando ora ed ha come protagoniste le due squadre che si contendono il titolo.
Stiamo parlando ovviamente di McLaren e Red Bull, due team che non si amano particolarmente, sarà per il fatto che sono rivali di natura avendo entrambi la sede in Inghilterra, sarà per il fatto che in pista sono le due squadre che poi si giocano effettivamente il titolo. Difficile dirlo ma difficile anche uscire dalla situazione di crisi che ora, uno dei due team potrebbe affrontare.
Formula Uno, lo scandalo si è svelato: parte tutto da McLaren
La scuderia McLaren ha vari motivi per avercela con Red Bull e, nello specifico, non ha mai fatto mistero per la sua netta opposizione ai “team satelliti” che hanno troppe caratteristiche in comune in Formula Uno come per esempio Racing Bulls. Attiva fin dal 2006 nel massimo campionato, dopo una breve parentesi come AlphaTauri, la squadra richiama pienamente nel nome Red Bull.

Brown si esprime sulla situazione (McLaren F1) – www.IlPallonaro.it
Benché la scuderia origini teoricamente dalle ceneri della Minardi italiana, noto team degli anni novanta, è evidente come si tratti in un certo senso di un’estensione di Red Bull. E per McLaren, non è giusto che le cose stiano così: La comproprietà di una squadra A e una B è una grande preoccupazione per noi e riguarda la salute e la correttezza dello sport”, le parole che Zak Brown ha pronunciato sulla squadra l’ultima volta che è tornato sull’argomento.
Sembra che la FIA sia pronta ad accogliere questa rimostranza: infatti, la FIA fa sapere che: “Stiamo cercando di formalizzare alcuni di questi aspetti in una struttura normativa, in modo che tutti giochino allo stesso gioco. Vogliamo anche accontentare le squadre che non hanno alcuna affiliazione, in modo che le altre non ottengano un vantaggio ingiusto”. In poche parole, dal 2026 potrebbero arrivare regole più severe per dettare la separazione tra team che sono in qualche modo collegati. Come questo avrà effetto su coppie come Red Bull – Racing Bulls però questo è ancora da vedersi.
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