
La tragedia devasta l'Italia: addio al noto atleta - Ilpallonaro.com (screen Youtube)
C’è chi ama la velocità, chi insegue la solitudine dei sentieri e chi trova il proprio equilibrio proprio lì, dove il rumore del mondo si dissolve nel vento di quota.
Un uomo, da anni, aveva fatto della sua passione una missione, trasformando l’esperienza in esplorazione e lo sport in racconto. Fisico allenato, mente lucida e un’energia contagiosa: in molti lo seguivano ogni giorno, curiosi di scoprire dove avrebbe portato la sua prossima impresa. Martedì pomeriggio aveva condiviso ancora una volta uno scatto suggestivo: cielo terso, roccia viva, orizzonti spalancati. Era solo, come spesso accadeva. Una cima, una prospettiva mozzafiato e la stessa frase che aveva usato tante volte: “That feeling”. E poi più nulla. Nessuna risposta, nessuna comunicazione. A casa, qualcuno ha capito subito che qualcosa non andava.
Le ore sono passate lente, in attesa di un cenno, di una conferma, di un ritorno. Le ricerche sono iniziate al calare della sera, con l’aiuto dei soccorsi alpini, dei droni e di un elicottero. La zona individuata è stata quella di Vallunga, nel cuore della Val Gardena, dove i pendii si fanno duri e le pendenze mettono alla prova anche i più esperti. La notte, gelida e implacabile, ha rallentato tutto. Ma non ha fermato la ricerca.
Addio ad Andreas Tonelli: 120.000 fan piangono la sua morte
A perdere la vita è stato Andreas Tonelli, altoatesino di 48 anni, guida e atleta appassionato di mountain bike. Conosciuto e seguito da oltre 120.000 follower sui social, Tonelli aveva costruito un’autentica comunità intorno alle sue avventure estreme, raccontate sempre con equilibrio, poesia e rispetto per la natura. Le sue rotte toccavano luoghi lontani e affascinanti: dalle Isole Lofoten al Cile, dalla Giordania al Marocco, fino alla Costa Rica e all’Uganda. Ma il suo cuore rimaneva sempre legato alle Dolomiti, le montagne di casa. Il 15 luglio aveva raggiunto il Piz Duleda, oltre 2900 metri di altitudine. Poco dopo è precipitato per circa 200 metri, in una zona impervia della Vallelunga. Il suo corpo è stato ritrovato solo nella notte, dopo ore di ricerche estenuanti. L’impatto è stato fatale.

Tonelli non era solo un atleta, ma un punto di riferimento per molti: organizzava tour e spedizioni dal 2003, offrendo esperienze uniche a chi voleva vivere la montagna in modo autentico. Aveva lasciato il mondo dell’ufficio per inseguire il proprio sogno, e da quel momento aveva scelto di raccontare ogni salita e ogni discesa con rispetto, tecnica e una profonda sensibilità. Il suo ultimo post, una semplice immagine accompagnata da due parole, è diventato in poche ore un simbolo. “That feeling”, scriveva. Quel sentimento che tutti i suoi follower riconoscevano come suo. Oggi, quelle parole risuonano come un saluto. Silenzioso, ma eterno.