
Lazio-Juve non è finita, spunta l'accusa all'arbitro: "Campionato falsato" - Ilpallonaro.com (screen Youtube)
Ci sono partite che, prima ancora che per i gol o le prodezze tecniche, restano impresse per la direzione arbitrale. Lazio-Juventus, andata in scena sabato scorso allo Stadio Olimpico e terminata con il risultato di 1-1, è uno di questi casi.
A rendere particolarmente delicata la gestione del match è stato Davide Massa, chiamato a un compito tutt’altro che semplice in una gara nervosa e densa di episodi da interpretare. Fin dai primi minuti si è percepita la tensione in campo, con interventi ruvidi e proteste costanti che hanno costretto il direttore di gara a un uso deciso del cartellino.
Sono stati numerosi i gialli estratti da Massa, che nel corso del secondo tempo ha anche espulso Kalulu per una manata su Castellanos, episodio che ha inevitabilmente indirizzato la gara. In mezzo a una sfida già cruciale per la corsa Champions, i cartellini hanno prodotto un effetto domino che condizionerà anche le prossime giornate. Zaccagni e Pellegrini, entrambi diffidati, salteranno per squalifica la sfida con l’Inter, mentre la Juventus dovrà rinunciare a Savona e Thuram nella delicata gara con l’Udinese. Il match, ricco di agonismo ma anche spezzettato, ha riaperto il dibattito sulla gestione arbitrale nelle partite decisive. E proprio su questo punto è intervenuto duramente Luigi Chiarello, giornalista di Italia Oggi.
Lazio-Juventus, Chiariello al vetriolo: “Gli arbitri cambiano i match”
Non usa mezzi termini Luigi Chiarello per commentare quanto accaduto all’Olimpico. In un post pubblicato sui social, il giornalista ha criticato apertamente la direzione dell’arbitro Massa, individuando nelle “asimmetrie” arbitrali il vero elemento in grado di falsare un campionato. “No, non sono i fuorigioco non visti o i rigori non dati a falsare i campionati. Sono le asimmetrie. I gialli che diventano rossi. I gialli che non esistono ma escono dal taschino. E quelli che non escono mai. Così gli arbitri cambiano i match. Come in Lazio-Juventus”. Il riferimento del giornalista è chiaro: la discrezionalità nella gestione dei cartellini, secondo lui, altera il naturale svolgimento delle partite più di qualsiasi errore tecnico.

La critica non si rivolge dunque solo al singolo episodio, ma a un metodo interpretativo che, se applicato in modo irregolare, rischia di compromettere l’equilibrio della competizione. In una sfida come quella tra Lazio e Juventus, dove ogni dettaglio può fare la differenza, l’attenzione verso l’uniformità delle decisioni diventa fondamentale. L’intervento di Chiarello ha trovato eco tra i tifosi e gli addetti ai lavori, confermando quanto il tema arbitrale sia ancora una ferita aperta nel calcio italiano. E mentre il campionato si avvia verso le sue battute finali, le polemiche attorno alla classe arbitrale rischiano di sovrastare la narrativa sportiva, trasformando ogni partita in un referendum sulla credibilità del sistema.