Il Pallonaro

Il Settebello non tradisce: è finale. La pallavolo maschile si arrende al Brasile

Nella giornata di ieri le formazioni dell’Italvolley maschile e del settebello sono scese in campo per disputare due semifinali importanti: sfortunatamente per i ragazzi di Berruto di fronte si sono trovati il Brasile, squadra nettamente superiore che si è imposta con un pesante 3-0. Finale centrata invece per un ennesimo magnifico settebello che, dopo aver superato l’Ungheria nei quarti di finale disputando una partita quasi perfetta, supera anche la Serbia con un 9-7.

Londra 2012, pallavolo maschile: La formazione maschile di pallavolo non è mai stata in grado di superare il Brasile durante tutti questi anni e, nemmeno nella serata di ieri è riuscita nell’impresa, facendo continuare questo tabù verdeoro. Troppo forti infatti i brasiliani che, in tre set hanno messo ko Savani e compagni: fin da subito il match si è fatto complicato, l’Italia ha cercato di reagire ma ad ogni attacco arrivava una risposta della difesa avversaria che puntualmente riusciva ad alzare il pallone da terra e a contro attaccarre, chiudendo il primo set con un 25-21. Nel secondo set gli azzurri si spengono e ad approfittarne sono Murilo Endres e Wallace de Souza, che in un batter d’occhio portano avanti la propria squadra su 2-0 grazie ad un 25-12 che pesa non poco sull’orgoglio azzurro. Nel terzo set infatti i ragazzi di Berruto ritornano in campo più decisi: restano avanti per qualche punto, ma poi la strapotenza brasiliana torna a fare da protagonista e chiude definitivamente il match con un 25-21 finale.

Ora gli azzurri dovranno ricaricare le batterie per il match di domani dove alle 10.30 affronteranno la Bulgaria, squadra che incontrarono già durante la fase a gironi: il risultato di quella partita fu un 3-0 che mise l’Italia in quarta posizione, ma sicuramente domani Lasko e compagni sapranno scendere in campo determinati per conquistare la medaglia di bronzo. Il Brasile invece affronterà domani alle 14.00 la Russia per conquistare il gradino più alto del podio, e per rifarsi soprattutto dall’argento che conquistò a Pechino 2008 dove fu sconfitto dagli Stati Uniti.

Settebello in finale © ADEK BERRY/AFP/GettyImages

Londra 2012 pallanuoto maschile Un passo alla volta e i ragazzi di Sandro Campagna sono riusciti a conquistare la finale olimpica di Londra 2012: proprio così infatti gli azzurri della pallanuoto maschile sono arrivati a centrare l’impresa, dopo essere partiti con il piede sbagliato durante la fase a gironi. Ma la vera svolta è stata la partita dei quarti di finale contro l’Ungheria, Campionessa Olimpica in carica dal 2000, quando a Sydney conquistarono il primo dei tre titoli consecutivi fino ad arrivare a Pechino 2008: per poter invece scovare l’ultima medaglia d’oro italiana alle Olimpiadi dobbiamo ritornare a Barcellona 1992, un dato che fa dunque capire quanto i ragazzi del settebello siano riusciti a compiere qualcosa di importante in questi giorni.

Ad aspettare gli azzurri domani pomeriggio alle 16.50 sarà la Croazia, la quale ha superato nell’altra semifinale il Montenegro con il risultato di 7-5: durante il torneo le due formazioni si sono già incontrate nella fase a gironi dove, ad avere la meglio furono i croati che superarono gli italiani con un pesante 6-11. Fortunatamente però la squadra di Sandro Campagna che scese in campo in quella partita è completamente cambiata: la grinta ed il cuore, assieme all’ancora ottima forma fisica, hanno dato in queste ultime partite quel qualcosa in più agli azzurri, che ha fatto sì che l’Italia arrivasse in finale.

“Eravamo nettamente più in forma dei nostri avversari – ha spiegato il ct Sandro Campagna – io avevo studiato la Serbia in questi giorni e avevo notato che erano calati giorno dopo giorno. Probabilmente il loro girone era più difficile del nostro e quindi hanno speso più energie, ma noi abbiamo preferito rischiare qualcosa prima ma arrivare ad oggi più in forma di tutti gli altri. Quella di ieri sera è stata una partita davvero speciale: i ragazzi in campo hanno messo veramente tutto: cuore, determinazione, fisico e passione, tutte armi che ci hanno permesso fin da subito di metterci davanti ed arrivare a conquistare una finale Olimpica venti anni dopo”.

SPECIALE OLIMPIADI LONDRA 2012

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