Il Pallonaro

Michele Padovano condannato il pusher della Juve

Brutte notizie per l’ex attaccante della Juventus anni novanta Michele Padovano, autore di 56 gol in serie A e vincitore, nella Juventus targata Marcello Lippi, di scudetti, Champions League, Coppa Intercontinentale e Supercoppa Europea. L’ex attaccante, infatti, è stato condannato ad otto anni ed otto mesi di reclusione dal Tribunale di Torino per associazione a delinquere finalizzata a traffico di stupefacenti, in contrasto con quanto richiesto inizialmente dal pm Antonio Rinaudi, che aveva chiesto ben 24 anni e sei mesi di reclusione.

Michele Padovano condannato per droga | ©Allsport UK/Allsport
Michele Padovano, ora 45 enne, era stato arrestato nel Maggio 2006 in un’operazione antidroga internazionale, condotta fra Italia e Spagna, dove vennero sequestrati ben 23 quintali di hashish, corrispondenti a 14 milioni di euro, che venivano trasportati fra l’Italia e la Spagna in camion destinati al trasporto di frutta ed agrumi.

A seguito dell’arresto, insieme al suo complice Luca Mosole – ritenuto il capo dell’organizzazione – a Michele Padovano vennero, nel 2007, concessi i domicilari: un bel “privilegio” per colui che – si stima – mediante tali “operazioni” avrebbe guadagnato complessivamente circa il quintuplo del denaro originariamente investito nell’acquisto delle sostanze stupefacenti.

La questione Michele Padovano, poi, sembra aggravata anche – in termini di risonanza mediatica soprattutto – dalle accuse  a suo carico mosse dal padre di Mark Iuliano, ex difensore bianconero e, ai tempi, compagno di squadra di Padovano nella Juventus.

Alfredo Iuliano, dalla sua pagina Facebook, infatti, accusa l’ex giocatore di essere stato pusher dello spogliatoio e di aver rifornito, fra gli altri, anche suo figlio Mark, oltre a Gianluca Vialli e Bachini. In particolare, Mark Iuliano – stando alle dichiarazioni di suo padre Alfredo – aveva una stima ed un affetto infiniti per il suo compagno di squadra Padovano, fin dai tempi della militanza di Padovano nel Cosenza (la città di cui la famiglia Iuliano è  originaria, ndr).

Alfredo Iuliano, poi, rincara la dose, definendo Michele Padovano come un “cancro da espiare” poichè ha rovinato decine e decine di calciatori, attribuendo le colpe principalmente al suo passato difficile, connesso all’essere cresciuto in orfanotrofio e ad aver frequentato fin da piccolo “ambienti difficili”, portando, poi, anche nel mondo calcio le sue cattive abitudini.

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