Il Pallonaro

Tregua Milan Juventus, Galliani e Agnelli insieme in Lega pro Beretta?

La santa alleanza tra Milan Juventus si riduce ad una mera questione terrena. Galliani e Agnelli hanno confermato di creare un duo inossidabile all’interno dell’assemblea di Lega. Moratti e gli altri presidenti ribelli di Serie A devono digerire l’ennesimo boccone amaro. Beretta è stato riconfermato presidente fino al termine della stagione, quando sarà discusso il nuovo statuto della Lega. A margine dell’assemblea il patron rosanero Zamparini si è detto scettico riguardo la presunta crisi dei rapporti fra la società rossonera e quella juventina. Il linguaggio politichese sortisce un effetto miracoloso sui nervi scoperti di Milan e Juve.

Il palazzo ripiana la rissa verbale che si trascinava dal primo tempo del big match di sabato scorso, e accende un sole che non si vedeva da tempo (oggi a Milano giornata primaverile con 24° gradi). Avrà sicuramente destato scalpore l’improvvisa riappacificazione tra Agnelli e Galliani. La sottolineatura è d’obbligo perché il Milan e lo stesso amministratore delegato rossonero hanno chiarito che si tratta di una pace  strettamente personale tra la figura del numero uno bianconero e l’ad della società di Via Turati.

andrea agnelli | © Dino Panato/Getty Images

Non a caso l’intesa è stata ritrovata in prossimità di un giorno strategico importante, ovvero l’elezione del nuovo presidente di Lega. La posizione di Milan e Juve è riuscita a imporsi anche oggi. Confermato il dimissionario Beretta e l’ipotesi di un presidente interno affiancato da un amministratore interno (secondo quanto dichiarato dallo stesso Maurizio Beretta al termine dei lavori odierni).

Tra coloro che non credono alla guerra descritta dai quotidiani sportivi c’è il patron rosanero Zamparini. Quest’ultimo infatti ha espresso tutte le sue perplessità in merito alla situazione creatasi in seguito al gol-fantasma di Muntari, dichiarando in maniera esplicita che “se c’è da spartire il bottino in Lega vanno d’accordissimo”, e ricordando come le due società in questione non siano abituate a ricevere errori arbitrali.

 

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