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Milan e Juventus, la volata scudetto. Chi la spunterà?

Mancano sei partite al termine della stagione, la volata scudetto è più aperta che mai. La sfida tra Juventus e Milan si trascina da settembre. Dopo un iniziale predominio bianconero, la squadra di Allegri era riuscita a completare la rimonta prima della sosta natalizia, per poi superare i rivali ad inizio primavera. Nelle ultime due settimane però i rossoneri hanno dilapidato il vantaggio di quattro punti sugli uomini di Conte, perdendo la testa della classifica alla 31^ giornata. Riuscirà la Juve ad avere la meglio sulla corazzata del Diavolo e vincere così lo scudetto a sei anni dallo scandalo Calciopoli? Vediamo nel dettaglio quali sfide il calendario riserverà alle due squadre da qui alla fine.

 

JUVENTUS (68) – Cesena, Novara, Lecce. No, non stiamo stilando la classifica partendo dal basso, ma illustrando tre delle sei avversarie che la compagine bianconera dovrà affrontare nel prossimo futuro. La Juve farà visita a Cesena (33^) e Novara (35^), due squadre che ormai non hanno più nulla da chiedere al campionato. Va ricordato comunque che in Serie A non esistono partite facili, come ampiamente dimostrato dalle ultime giornate di campionato, con il clamoroso successo del Lecce sul campo del Catania e dallo stesso Milan, uscito sconfitto nel match casalingo contro la Fiorentina. Sulla carta l’unica sfida di cartello a cui la Juve è chiamata sarà quella della 34^ giornata, quando allo Juventus Stadium arriverà la Roma di Luis Enrique, in piena corsa per un posto in Champions League. Alla 37^ giornata i bianconeri saranno di scena al Nereo Rocco per la gara contro il Cagliari, storicamente una formazione ostica per la Vecchia Signora. La stagione bianconera si concluderà in casa con il match casalingo che vedrà Conte affrontare il suo recente passato, quell’Atalanta che gli offrì la prima panchina in Serie A nel 2009-2010 e da dove si dimise dopo neanche 4 mesi dall’inizio del suo incarico. Un segnale del destino o semplice casualità?

MILAN (67)Calendario relativamente semplice per i rossoneri, che dovranno lasciare San Siro soltanto per la 35^ giornata, quando Ibrahimovic e compagni andranno all’Artemio Franchi per sfidare il Siena, che attualmente occupa il dodicesimo posto in classifica a quota 39 punti, avendo un margine di cinque lunghezze sul Lecce terzultimo. Nelle restanti gare il Milan potrà contare sempre sul supporto del pubblico di casa. I prossimi due incontri vedranno i rossoneri affrontare Genoa e Bologna, con i rossoblu di Malesani scivolati pericolosamente al 17° posto, a due punti dalla zona retrocessione, dopo aver fallito due ghiotte occasioni raccogliendo soltanto due pareggi contro Cesena e Novara negli ultimi tre giorni. Potrebbe nascondere più di un’insidia invece il match casalingo della 36^ giornata contro l’Atalanta, anche se con ogni probabilità le sorti del campionato saranno decise dal derby della Madonnina in programma il sei maggio. Impegno abbordabile invece nell’ultima partita, quando i rossoneri riceveranno la visita del Novara di Tesser.

juventus-milan | © Claudio Villa/Getty Images

IMBATTIBILITA’ – Il “fattore zero” è stato forse il vanto maggiore della società bianconera nella lunga cavalcata di questa stagione. Rimanere imbattuti però potrebbe non essere sufficiente alla Juve, che per avere la certezza di conquistare lo scudetto dovrà vincere tutte le sei partite che rimangono alla fine del campionato. Saranno due le insidie più pericolose per gli uomini di Conte, il rendimento con le piccole formazioni e la “x”. Da una parte infatti ci sono i 19 punti sui 42 totali contro Chievo, Genoa, Catania, Bologna, Siena, Parma e Cagliari, frutto di 10 pareggi e tre vittorie. Dall’altra c’è un vero e proprio tabù storico contro il quale la Juve dovrà confrontarsi nel caso arrivasse un pareggio in quest’ultimo mese di gare. Nessuna squadra infatti è mai riuscita a vincere lo scudetto pareggiando in 15 occasioni nella stessa stagione. Al momento la Juve è quindi in una situazione di border-line, avendo colto il segno “x” già quattordici volte quest’anno.

ORGOGLIO – Il Milan fa leva sul suo infinito orgoglio, con la consapevolezza però che alla fine della fiera potrebbe non bastare. Il meno uno in classifica è un dato inconfutabile, così come lo è il fatto che il Diavolo è chiamato a vincerle tutte e sperare in un passo falso della Juve. Sulla carta la rosa dei rossoneri è la più forte e completa del campionato. Allegri può anche contare sul calciatore simbolo della Serie A, quel Zlatan Ibrahimovic che da quando è arrivato in Italia a fine anno si è sempre portato a casa il titolo di campione d’Italia. Più volte però gli infortuni hanno tradito il tecnico milanista, che spesso ha dovuto fare di necessità virtù per sopperire alle assenze in ogni giornata. Pato, Cassano, Gattuso, Boateng, Nesta, Van Bommel, ora Thiago Silva, tutti pezzi da “novanta” che hanno visto il campo con il contagocce (escluso il centrale difensivo verdeoro). Oltre agli infortuni anche l’eliminazione dalla Champions League per opera del Barcellona ha avuto un impatto mortifero sulla psiche dei calciatori rossoneri, che nel giro di una settimana hanno dilapidato i quattro punti di vantaggio conquistati nelle precedenti giornate. Basterà al Milan unicamente l’orgoglio per conquistare il 19° scudetto della sua storia?

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