Il Pallonaro

Mondiali nuoto, Lochte super, che bravo Ranfagni. Settebello in finale

Giro di boa ai campionati mondiali in corso di svolgimento a Shanghai con l’impresa di Ryan Lochte che non solo batte il suo rivale nonché connazionale Phelps di nuovo, ma realizza anche il nuovo record del Mondo dei 200 misti, il primo senza i super costumi. Superlativo l’americano che dopo aver strappato al fenomeno di Baltimora Phelps, l’oro sui 200 stile libero, realizza un impresa che rimarrà nella storia. Il record del mondo di Lochte sarà uno dei pochissimi, forse l’unico in questo mondiale, 1’54”00 il tempo (il vecchio primato era di 1’54”10) con dietro Michael Phelps che rimane battuto di soli 16 centesimi.

Un superlativo Ryan Lochte | ©MARK RALSTON/AFP/Getty Images
Finalmente una bella sorpresa in casa Italia con Sebastiano Ranfagni che conquista la finale dei 200 dorso, mentre niente da fare sia per Chiara Boggiatto, fermatasi in semifinale nei 200 rana che per la 4X200 stile libero donne che non supera nemmeno le batterie della mattina nonostante una Federica Pellegrini in squadra che comunque non è sembrato troppo brillante ma che ha lasciato qualche spiraglio sulla sua partecipazione nella gara degli 800 m. Nelle altre gare, si conferma nei 100 stile libero oumini, l’australiano James Magnussen, emergente (ha solo 20 anni) che in 47″63 ha toccato davanti al canadese Brent Hayden (47″95), campione del mondo ex aequo con Filippo Magnini a Melbourne 2007 con Luca Dotto che si piazza al settimo posto in una gara comunque bellissima. Oro Cina nei 200 farfalla con Jiao Liuyang mentre iltitolo nella 4X200 stile libero è andato agli Stati Uniti. E’ un’Italia bellissima invece quella che annichilisce la Croazia della vecchia volpe Ratko Rudic, il settebello vola in finale. Rispettati i piani del c.t. Campagna, gli azzurri hanno imposto il loro gioco cedendo soltanto nel finale alla tensione e l’emozione di un risultato storico: 9-8 il punteggio che manda Felugo e compagni a giocarsi la medaglia d’oro contro la Serbia (15-14 all’Ungheria nell’altra semifinale). L’Italia non centrava l’obiettivo della finale mondiale da Barcellona 2003.

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