Il Pallonaro

NFL, l’ombra della violenza domestica

La seconda giornata di NFL, la maggiore lega di Football Americano ha visto la sua vigilia funestata dalla riapertura del caso di violenza di un giocatore dei Baltimora Ravens, reo nel febbraio scorso di aver messo ko la allora fidanzata, e oggi moglie, all’interno di un ascensore ad Atlantic City.

Fino alla settimana scorsa c’era qualche parziale fotogramma a testimonianza dell’accaduto e la decisione della NFL era stata quella di punire Ray Rice con sole due giornate di squalifica, il giocatore si era giustificato dicendo di essere stato lui aggredito dalla compagna che poi scivolando aveva battuto la testa perdendo i sensi, di qui ecco il perché del fotogramma con Rice che trascina fuori dall’ascensore la fidanzata priva di sensi. Per evitare comunque la prigione Rice aveva patteggiato con la giustizia ordinaria, mentre Roger Goodell, commissioner della NFL. aveva squalificato il giocatore dei Ravens per due partite, riformando poi la regola su come punire più pesantemente atleti rei di violenza domestica, ma non rivedendo il caso Rice datato 15 febbraio scorso.

Ray Rice e la moglie | Foto Twitter

Ray Rice la settimana scorsa però rifinisce nei guai, il sito TMZ decide di mostrare al pubblico l’intero contenuto del video registrato dalle telecamere di sorveglianza dell’ascensore e i vede chiaramente Ray Rice sferrare un pugno a Janay Palmer, metterla Ko e poi trascinarla per i piedi fuori dall’ascensore dell’albergo di Atlantic City.

Il fotogramma che inchioda Ray Rice | Foto Twitter

Scoppia ovviamente il caos, perché Goodell è accusato di essere stato a conoscenza dei fatti e di aver mentito allora, ovviamente il commissioner si difende e dice di essere rimasto choccato dalle immagini e squalifica a tempo indeterminato il giocatore dei Baltimore Ravens, che nel frattempo avevano già licenziato l’atleta dopo aver visto il video. L’Associated Press indaga e pare sia in possesso di una registrazione telefonica dove un poliziotto chiede se il dvd della registrazione delle telecamere sia stato consegnato ad un’impiegata della NFL e la risposta è affermativa.

Non finisce qui perché Goodell deciso ad andare in fondo ha chiesto l’intervento di un ex Direttore dell’ FBI per fare luce sul caso e aprire un’inchiesta trasparente.

Si sta chiudendo la seconda giornata di NFL ed ecco scoppiare un altro caso di violenza domestica. Dopo il caso Rice arrivano pesantissime accuse ed un mandato di arresto per Adrian Peterson, Running Back dei Minnesota Vikings, che è stato sorpreso a frustare con un ramo il figlio di quattro anni, l’accusa è di lesioni colpose. Il giocatore, per voce del suo avvocato, dice di aver dato piena collaborazione alla giustizia e si è difeso dicendo che voleva solo sculacciare il figlio secondo una pratica usata in Texas quando lui era bambino, non era sua intenzioni fare male al figlio e se ci sono lesioni non erano intenzionali.

I Minnesota Vikings intanto, prima di vedere come andrà a finire, hanno deciso di fermare il giocatore e di non convocarlo per la partita contro i New England Patriots.

Dopo i casi di razzismo in NBA quindi ecco che lo sport americano si ritrova a dover fare i conti con un altra lega, forse la più amata negli USA, macchiata dai riprovevoli comportamenti dei suoi tesserati.

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