
Nove mesi di stop: mazzata tremenda per la Juve - Ilpallonaro.com (screen Youtube)
Il cammino della Juventus in questa stagione ha assunto presto i contorni di un’odissea. Di certo nessuno si sarebbe aspettato un rendimento così altalenante…
Partita con aspettative elevate e con la speranza di un salto di qualità definitivo, la squadra bianconera ha vissuto mesi difficili, segnati da continui alti e bassi e da una serie di risultati deludenti che hanno minato fiducia e obiettivi. Sotto la guida di Thiago Motta, la Juve ha inanellato una lunga striscia di pareggi che ha finito per diventare un caso, al punto da sfiorare un record europeo per numero di “X” consecutive. Un limbo tattico che ha tolto ritmo e certezze a un gruppo che avrebbe dovuto competere per ben altri traguardi.
Il colpo più duro, però, è arrivato in Champions League, dove l’eliminazione subita per mano del PSV Eindhoven ha rappresentato non solo un fallimento sportivo, ma anche un duro colpo economico per il club. A questa si è aggiunta la clamorosa uscita dalla Coppa Italia contro l’Empoli, squadra che è ancora in piena lotta salvezza e che ha imbrigliato la formazione allora guidata ancora da Thiago Motta. Ora con Igor Tudor alla guida, la Juventus prova a rimettere in carreggiata un’annata che rischia di chiudersi senza l’accesso alla prossima edizione della Champions. Il quarto posto, infatti, è ancora tutto da conquistare e la corsa comprende ben cinque squadre. Un finale di stagione infuocato, nel quale anche un singolo punto potrebbe fare la differenza. E in questa corsa, le assenze pesano come macigni.
Bremer fermo nove mesi: rientro al Mondiale per Club
Tra le tante difficoltà della stagione bianconera, una delle più pesanti è stata senza dubbio l’assenza di Gleison Bremer. Il difensore brasiliano è fermo dal 3 ottobre 2024 a causa della rottura del legamento crociato. Un infortunio grave che lo ha costretto a uno stop lunghissimo: ben 236 giorni, destinati a diventare 47 partite saltate entro la fine del campionato. Numeri impressionanti per uno dei pilastri della retroguardia juventina. L’assenza di Bremer ha avuto un impatto notevole sull’equilibrio difensivo della squadra, che ha spesso faticato a trovare una stabilità degna del reparto che in passato rappresentava un punto di forza.

Il brasiliano, arrivato a Torino tra grandi aspettative, era diventato in poco tempo il leader della difesa: fisicità, esperienza, leadership. Tutti elementi che sono venuti meno proprio nel momento più delicato della stagione. Il lungo stop ha generato anche polemiche. In molti si sono interrogati sul motivo per cui altri calciatori, con lo stesso tipo di infortunio, riescano a tornare in campo dopo sei mesi, mentre per Bremer il rientro è previsto solo in vista del Mondiale per Club. Un recupero lento, gestito con massima prudenza dallo staff medico, ma che non ha mancato di sollevare dubbi. Intanto, la Juventus aspetta il suo ritorno, consapevole che per ripartire davvero serve anche – e soprattutto – il miglior Bremer.