Il Pallonaro

Oriali punzecchia, il Milan risponde. E siamo solo a giugno…

Lele Oriali in una intervista rilasciata al Corriere dello Sport ha definito Rafa Benitez come una persona che suscitava bei ricordi negli interisti “a noi interisti ha dato un grande gioia: la vittoria nella finale di Champions 2004-2005 contro il Milan. Ha una certa affinità con noi nerazzurri”.

La risposta rossonera non si è fatta attendere ed è addirittura attraverso il sito ufficiale della società. Nell’articolo presente pur non facendo mai riferimento all’Inter la società rossonera ha tenuto a precisare le tappe e la rivincita nei confronti del LIverpool sul campo riprendendosi quanto lasciato due stagioni dopo con la doppietta di Pippo Inzaghi.

Non manca certo il contro sfottò ricordando come nel 2008 proprio Rafa Benitez eliminò i nerazzurri in Champions League. Ecco il testo del comunicato:

Ma guarda il nostro calcio. Non finisce mai di stupire. Ferma l’orologio del tempo, abbatte i luoghi comuni. Gli anni passano, non ci sono più le mezze stagioni…Cose che si dicono, che si sanno. E invece nel calcio no! Nel calcio gli anni non passano, fanno il salto triplo. O meglio fino ad un certo punto passano…2002…2003…2004…2005…2006…poi si fermano e fanno un gran balzo direttamente al 2008. E il 2007? Saranno state le sabbie mobili, sarà colpa di una pianta carnivora. Insomma, inghiottito. Eppure è l’anno in cui il Milan dimostrò di non essere stato schiantato proprio da nessuno, il 2007. L’anno in cui Paolo Maldini, con le sue braccia perfettamente oliate, alza al cielo di Atene la Settima Coppa dei Campioni della storia rossonera.

L’avversario? Rafa Benitez, naturalmente. Dimenticato? Spiacenti. Ma noi e Rafa siamo uno a uno. Ad Istanbul, ai rigori, bravo lui. Ad Atene, nei novanta minuti, bravi noi. Anche se in tempi di triplette (anche qui il 2007 ci ricorda qualcosa…), le doppiette non vanno di moda, Rafa si riprese piuttosto bene dal 2007, raddoppiando l’impresa con tanto di smottamenti l’11 Marzo 2008. Nulla contro Rafa, sia ben chiaro. Leale e giusto nell’esultanza a Istanbul, altrettanto leale e sereno ad Atene. Sarà dura, però, trovarle le affinità, perchè non è un tecnico che gode per le sconfitte altrui. Comunque sia, Atene 2007 c’è stata. C’è stata la Settima. C’è stato tutto. Perchè nel calcio ci sta tutto, non qualcosa.

I rapporti tra i due club di Milano sembrano ormai deteriorati e di battuta in battuta il prossimo campionato si prospetta più infiammato che mai.

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