Calcio

Partita sospesa e Daspo: arbitro minacciato, interviene la polizia

Il calcio, a ogni livello, sta vivendo un’escalation di tensione e aggressività che spesso trova nei direttori di gara il capro espiatorio perfetto.

Non solo sui campi polverosi delle categorie minori, ma anche ai vertici del professionismo, gli arbitri sono ormai al centro di episodi al limite della tollerabilità. Basti pensare al recente caso dell’allenatore del Lione, Paulo Fonseca, squalificato per nove mesi dopo un confronto acceso e testa a testa con l’arbitro, durante una gara di Ligue 1. Un gesto che ha fatto il giro d’Europa e che certifica quanto anche nel calcio d’élite si sia perso il senso del limite. Nel panorama dilettantistico italiano, la situazione è ancora più preoccupante. In Lombardia, un dirigente della Beata Giuliana ha colpito un arbitro con uno schiaffo tra nuca e orecchio, rimediando una squalifica fino al 2029.

Pochi giorni prima, un altro tesserato è stato squalificato fino al 2027 per aver tentato di aggredire un direttore di gara. Da segnalare anche la protesta simbolica del Torriglia Calcio, che ha rifiutato di scendere in campo per denunciare gli episodi di violenza contro i fischietti. In questo clima incandescente, le istituzioni sportive sono costrette a rispondere con provvedimenti drastici: DASPO sportivi, inibizioni e multe. E purtroppo, la scia di aggressioni continua. Nelle ultime ore, sono arrivati provvedimenti pesanti per un evento accaduto il mese scorso.

Choc in Prima Categoria, arriva la stangata

La miccia è scoppiata il 2 marzo, durante un incontro del campionato di Prima Categoria – Girone C tra Cursi Calcio e Football Taviano, in provincia di Lecce. Al 44° minuto del primo tempo, l’assegnazione di un calcio di rigore a favore del Taviano ha scatenato una reazione furibonda da parte di due dirigenti del Cursi, presenti in panchina. Uno dei due ha fatto irruzione in campo, inveendo contro il direttore di gara con minacce gravi: “Ti tiro un pugno… non esci vivo dal campo”, avrebbe urlato, prima di colpire l’arbitro con l’avambraccio all’altezza dello sterno, costringendolo ad arretrare sotto shock.

Choc in Prima Categoria, arriva la stangata – Ilpallonaro.com (Pixabay)

Il clima di tensione non si è placato nemmeno nei minuti successivi. La partita è stata sospesa definitivamente e, mentre cercava rifugio negli spogliatoi, l’arbitro è stato nuovamente bloccato e minacciato da un altro dirigente, che gli ha impedito l’accesso all’area protetta, accusandolo di aver “rovinato la partita”. Temendo per la propria incolumità, il direttore di gara è riuscito infine a raggiungere lo spogliatoio e a chiamare le forze dell’ordine. Dopo gli accertamenti, sono scattati due DASPO sportivi: uno di tre anni per l’autore dell’aggressione fisica, e uno di due anni per l’altro dirigente responsabile delle minacce. Le autorità hanno sottolineato la gravità dei fatti, aggravata dal ruolo di responsabilità ricoperto dai due tesserati.

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Patrizio Trecca