Il Pallonaro

Raquel Infante, una portoghese per la salvezza del San Zaccaria

Calciatrice duttile, principalmente difensore centrale ma anche capace di adattarsi in altre zone del campo, questo è il profilo della nazionale portoghese Raquel Infante.

Nata a Lisbona il 19 settembre 1990 Raquel può vantare nella propria bacheca un campionato portoghese ed una coppa nazionale. Dopo il passaggio nella Superliga spagnola, Infante è arrivata in romagna nella scorsa stagione disputando il campionato con la maglia del Riviera. Dopo un lungo infortunio al ginocchio, da gennaio è passata all’altra società romagnola che partecipa al campionato di Serie A, ovvero il San Zaccaria.

Conosciamo meglio il difensore lusitano, cercando di scoprire come è nata la sua passione per il calcio, quali sono i suoi obiettivi per il resto della stagione.

Come è nata la tua passione per il calcio? Come mai hai deciso di praticare questo sport?

Quando andavo in vacanza con mio fratello e i miei cugini, che sono tutti uomini, loro giocavano sempre a calcio in spiaggia o andavano ad un campo a giocare ed io andavo con loro. Una volta a 9 anni sono andata a vedere un allenamento di mio fratello e la società ha detto a mio papà che avevano una squadra femminile. Così ho iniziato a giocare a 9 anni, facevo allenamento sia con il gruppo femminile che con quello maschile perché ero piccola e non potevo ancora giocare solo con la squadra femminile.

Hai un calciatore a cui ti sei ispirata, un idolo?

Quando ero piccola ho sempre giocato in attacco e mi piaceva troppo Nuno Gomes. Adesso mi ispiro a Kompany (Manchester City) e Thiago Silva (PSG), che sono due difensori centrali.

C’è una calciatrice, Serie A esclusa, con cui ti piacerebbe giocare?

Non ho nessuna calciatrice in particolare con cui voglio giocare. Mi piacerebbe giocare in una squadra con difensori centrali di esperienza per potere imparare e crescere come calciatrice.

Qual è il tuo rapporto con la maglia della nazionale portoghese?

Il mio rapporto con la maglia del Portogallo è molto buono. Adesso avremo un torneo a cui non parteciperò perché sono in un processo di recupero dall’infortunio. Abbiamo una Nazionale che sta crescendo. L’ importante è essere al top a settembre quando ci saranno le Qualificazioni all’Europeo.

Raquel Infante | © Usd San Zaccaria

Sei una calciatrice molto duttile, ti abbiamo visto giocare come difensore centrale ma anche a centrocampo, qual è il ruolo in cui ti trovi meglio?

Il ruolo dove ho più esperienza é quello di difensore centrale. Però mi piace giocare a calcio, per cui gioco dove il mister ha bisogno.

Venendo ad un analisi tecnica, quali sono i tuoi punti di forza e dove pensi di dover migliorare?

Per me in questo momento la priorità è migliorare fisicamente perché sono reduce da un infortunio al ginocchio e non sono ancora 100%. I miei pregi sono l’ anticipo, il colpo di testa e leggere bene le situazioni di gioco.

Raquel Infante con il presidente del San Zaccaria Rinaldo Macori | © Usd San Zaccaria

Questa al San Zaccaria è la tua seconda esperienza italiana, qual è il tuo obiettivo, e quello della squadra, per la restante parte della stagione?

L’ obiettivo del San Zaccaria è la salvezza. Il mio personale è quello di aiutare la squadra a raggiungere questo traguardo. Penso sempre al presente, al futuro si vedrà.

 

Rimanendo all’attualità, il prossimo turno ci sarà il derby tra il San Zaccaria e la tua ex squadra, il Riviera di Romagna, quali sono le tue sensazioni in vista di questa sfida?

Sicuramente contro il Riviera di Romagna sarà una bella sfida, ritroverò le mie ex compagne ed amiche. Quello scorso è stato un anno bello sia personalmente che per la squadra. Ho grandi amiche che giocano nel Riviera, però quando si gioca in campo siamo ovviamente avversarie in quei novanta minuti. Credo sarà un bel derby tra due formazioni dal grande potenziale.

C’e, a tuo parere, tra le tue compagne qualche giovane che pensi possa avere le possibilità di divenire un futuro talento?

Nel San Zaccaria abbiamo un gruppo composto da molte giovani di grandi qualità. Però dobbiamo continuare ad allenarci bene per migliorare e crescere. Non mi piace fare nomi di nessuna compagna perché posso non essere giusta con le altre.

Hai notato grandi differenze tra la diffusione del calcio femminile in Portogallo ed in Italia?

Lo scorso anno ho notato molto che in Italia c’è più diffusione di calcio femminile però anche in Portogallo ultimamente sta crescendo molto la diffusione per questo movimento.

Secondo te perché i lettori de “Il Pallonaro” dovrebbero seguire il calcio femminile?

I lettori del Pallonaro devono seguire il calcio femminile perché chi segue questo sport si innamora. É un calcio dove le calciatrici non percepiscono grandi rimborsi spese e giocano soprattutto per passione, facendo tanti sacrifici.

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