Il Pallonaro

Rari Nantes Sori: la lotta salvezza è dura ma il gruppo c’è

Bentornato in A1 Rari Nantes Sori, un altro pezzo di tradizione ligure va a dare lustro il massimo campionato della pallanuoto italiana.

Lo fa dopo una esaltante stagione in serie A2 conclusa con una finale dall’alto tasso tecnico ed emotivo come è stata quella con il Lavagna, vinta dai ragazzi granata a gara tre dopo che i primi due incontri si erano conclusi ai tiri di rigore.

Torna in A1 grazie uno degli allenatori più giovani della categoria Alessandro Cavallini, probabilmente il più titolato allenatore della storia dei campionati giovanili; il quale si affaccia alla classe regina per la terza volta dopo le prime due sfortunate esperienze con la Rari Nantes Camogli (entrambe concluse con una retrocessione).

Cavallini potrà contare su un esperienza rafforzata in questi anni, un esperienza che sarà fondamentale nella gestione di questo difficile campionato ma soprattutto nella gestione di un gruppo giovane dotato di molto talento ma con pochissimi atleti ad aver già militato in serie A.

Unico uomo di comprovata esperienza a disposizione del mister è senza dubbio Francesco Ferrari, protagonista di grandi stagioni e capace di gestire ottimamente la difesa granata fungendo anche da chioccia per il suo secondo portiere Francesco Massaro che avrà a disposizione un grande maestro per arrivare al pieno consolidamento del suo potenziale.

Rari Nantes Sori

Rispetto alla passata stagione tre sono le cessioni da parte della società del presidente Polipodio: Rocchi è andato a Trieste per continuare la sua crescita professionale grazie alle attenzioni di Mister Piccardo; dopo un giovane interessante un giocatore che di stagione ne ha vissute tante e lascia Sori dopo la promozione per accasarsi alla Telimar Palermo per un altro campionato da protagonista lui è Enrico Trebino.

Ultima cessione è quella di Filip Vuleta, bomber della squadra nella cavalcata trionfale che è volato in Sardegna alla Promogest Cagliari.

Tre importanti cessioni che sono state debitamente sostituite grazie anche al lavoro del nuovo ds Mino Marsili che ha portato a disposizione di Cavallini giocatori come Briecic dallo Jadran, Ivosevic dalla Stella Rossa, Privitera dal Catania e perché oramai va di moda un po’ di Brasile in ogni formazione Cavallini ha riportato in Italia una sua vecchia conoscenza come Paulo Salemi (membro della formazione di Rudic agli ultimi Mondiali).

Ma tecnicamente parlando l’acquisto più interessante è quello di Davide Steardo: figlio d’arte che dopo anni promettenti in giro per l’Italia nella passata stagione ha lasciato l’attività poco dopo l’inizio della preparazione con la Bpm Sport Management Verona. Un anno di ripresa e di rinascita per un giocatore dal talento cristallino che saprà e dovrà dare un grosso contributo per la lotta playout.

Acquisti importanti ma sicuramente le forze per arrivare alla salvezza Cavallini le dovrà prendere dai giovani del vivaio, suoi piccoli soldati che il mister ligure saprà preparare al meglio per affrontare i grandi campioni che affronteranno, una sfida che potrà solamente farli crescere in vista della loro futura carriera.

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