
Ribaltata la F1, addio Red Bull: via libera per la Ferrari - Ilpallonaro.com (Screen Youtube)
I numeri non mentono, ma i risultati, da soli, non raccontano tutto. Quella che doveva essere la stagione della conferma per la Red Bull si sta trasformando in una lenta ma visibile involuzione.
La striscia di successi costruita attorno al binomio Max Verstappen – Christian Horner sembra essersi incrinata. Dopo quattro titoli mondiali consecutivi, la perfezione che aveva caratterizzato il progetto anglo-austriaco sta cedendo sotto i colpi della pressione interna e dei rivali sempre più agguerriti come la McLaren. Il feeling tra Verstappen e la vettura 2025 è stato altalenante sin dal primo Gran Premio. Problemi di assetto, strategie discutibili e un rendimento che in più di un’occasione ha lasciato spazio a scuderie come Mercedes e McLaren, hanno acceso i riflettori su una situazione meno idilliaca di quanto apparisse in passato.
Il campione olandese ha iniziato a mostrare segni di insofferenza per alcune decisioni tecniche, mentre il muretto ha dato l’impressione di non avere più la stessa lucidità operativa che aveva reso la Red Bull un punto di riferimento. A fare da sfondo, un clima di tensione crescente che ha raggiunto anche i piani alti della scuderia, dove non tutto sembra più essere sotto il controllo del carismatico team principal.
Horner ammutolito: poteri ridotti in Red Bull
Non una, ma ben due fonti autorevoli – F1-Insider in Germania e GpBlog nei Paesi Bassi – hanno sganciato una bomba destinata a scuotere l’ambiente: Christian Horner sarebbe stato sostanzialmente commissariato dal patron thailandese della Red Bull, Chalerm Yoovidhya. La notizia, trapelata con dettagli molto simili dalle due testate, parla di un ridimensionamento operativo deciso dalla proprietà, che avrebbe tolto a Horner la possibilità di firmare contratti con i piloti e di prendere decisioni chiave senza l’approvazione diretta della sede centrale. Tra le motivazioni di questa scelta, secondo quanto riportato da GpBlog, anche il caso Sergio Perez, la cui gestione avrebbe comportato una perdita economica di 18 milioni di euro.

Inoltre, sempre più tecnici avrebbero espresso la volontà di non unirsi al team proprio per la figura ingombrante di Horner. Una situazione tesa, che potrebbe sfociare in una vera e propria rivoluzione ai vertici. Il terremoto interno potrebbe avere ripercussioni anche sugli equilibri del mondiale. La Ferrari, in piena ricostruzione ma visibilmente più in difficoltà, osserva da spettatrice interessata. Le frizioni in casa Red Bull potrebbero spianare la strada a una nuova era rossa, con il team di Fred Vasseur pronto a sfruttare ogni passo falso degli avversari per riconquistare la vetta.