
Schumacher, ha perso totalmente il controllo: "Una vergogna" - Ilpallonaro.com (Screen Youtube)
In un’epoca dove la Formula 1 era meno social e più meccanica, dove il pilota contava quasi quanto il mezzo, Schumacher ha saputo costruire la propria leggenda con una combinazione di talento e mentalità vincente.
Eppure, in una carriera tanto gloriosa quanto lunga, il nome di Schumacher è stato raramente – se non mai – accostato a termini come “vergogna”. Certo, qualche episodio controverso non è mancato, su tutti Adelaide ’94 o Jerez ’97, ma mai con la leggerezza e la recidività con cui oggi si criticano certi atteggiamenti. L’ex ferrarista è rimasto nell’immaginario collettivo come il campione esemplare, l’uomo che ha alzato l’asticella del professionismo.
Un modello che, tra i tanti, anche Max Verstappen ha dichiaratamente seguito. Il quattro volte campione del mondo, e attuale protagonista di un inseguimento quasi ossessivo al record di cinque titoli consecutivi detenuto proprio da Schumacher, si è spesso ispirato al Kaiser tedesco. Ma, a differenza del suo idolo, il pilota olandese sta incappando sempre più frequentemente in episodi che mettono in discussione non tanto il suo talento, quanto il suo comportamento in pista. L’ultimo, in Spagna, ha fatto rumore anche fuori dai confini del paddock.
Verstappen vs Russel, Schumacher non si tiene: “Cosa gli è passato per la testa?”
A non rimanere in silenzio è stato Ralf Schumacher, ex pilota di Formula 1 e fratello del leggendario Michael, oggi opinionista per Sky Deutschland. Dopo il ruvido episodio che ha visto Verstappen protagonista di una ruotata ai danni di George Russell, il tedesco ha commentato senza mezzi termini: “Il suo comportamento è una vergogna; come quattro volte campione del mondo, non ne ha bisogno”. Parole dure, che fanno eco a un malessere sempre più diffuso nei confronti dell’olandese, reo di aver perso lucidità e disciplina in un momento cruciale della stagione.

La dinamica, ormai nota: Safety Car, cambio gomme per Verstappen, tutti su morbide tranne lui, che opta per le medie. Al restart, Russell tenta l’affondo, Max taglia la via di fuga, rientra davanti e la direzione gara gli impone di restituire la posizione. Ma prima che accada, ecco il contatto, che costa a Verstappen dieci secondi di penalità e tre punti sulla patente. Una sanzione che lo avvicina pericolosamente alla sospensione per una gara. Non so cosa gli sia passato per la testa. È chiaro che è frustrato, ma non dovrebbe esserlo – ha proseguito Ralf Schumacher, spiegando come questo atteggiamento possa mettere in discussione anche gli equilibri contrattuali con la Red Bull. La sua preoccupazione poi va oltre il singolo episodio: “Bisogna prestare attenzione a perché accadono tali cose e perché lui riceve una penalità inutile quando c’è una clausola”.