
Schumacher, non è finita: dalla Spagna una nuova speranza - Ilpallonaro.com (screen Youtube)
Quando si parla di Formula 1, il nome di Michael Schumacher continua a essere sinonimo di eccellenza, dominio e mito.
Il pilota tedesco, nato a Hürth nel 1969, ha riscritto la storia del motorsport tra gli anni Novanta e Duemila, diventando una delle figure più iconiche mai apparse nel Circus. Sette titoli mondiali, 91 vittorie in carriera, 68 pole position – numeri che hanno definito un’epoca e che, per anni, sono sembrati irraggiungibili. Ma non sono solo le cifre a raccontare la grandezza di Schumacher. Il suo impatto è stato rivoluzionario anche fuori dalla pista: con la Ferrari, ha costruito un ciclo di successi che ha trasformato un team storico in una macchina perfetta. Dal 2000 al 2004, ha vinto cinque mondiali consecutivi, un’impresa ancora oggi ineguagliata.
Neppure l’ascesa di fuoriclasse recenti come Max Verstappen, oggi lanciato nella corsa al suo quinto titolo consecutivo, è riuscita a eguagliare quella striscia. Il record dei cinque titoli mondiali consecutivi resta una delle vette più alte dello sport. Schumacher ha inoltre lasciato il segno su singoli tracciati, come quello di Barcellona, dove ha collezionato sei vittorie e sette pole position, costruendo un dominio tecnico e mentale che pochi sono riusciti a replicare. A distanza di anni, la sua eredità resta intatta e ancora oggi ogni confronto con i campioni attuali passa inevitabilmente da lui.
Niente record per Hamilton, Schumacher resta il più grande
Il Gran Premio di Spagna 2025 si è chiuso con un retrogusto amaro per Lewis Hamilton, che aveva tra le mani la possibilità di entrare ulteriormente nella leggenda. Scattato dalla quinta posizione in griglia, il pilota britannico della Ferrari inseguiva il settimo trionfo personale al Circuit de Barcelona-Catalunya – impresa che gli avrebbe permesso di superare proprio Michael Schumacher, fermo a quota sei successi sulla pista catalana. Ma la gara non ha sorriso a Hamilton. Oltre al mancato sorpasso nel conteggio delle vittorie, Hamilton ha visto sfumare anche l’occasione di agganciare Schumacher nel numero di pole position a Barcellona: il tedesco resta in testa con sette, contro le sei del britannico.

Una doppia beffa in un fine settimana che poteva segnare un altro sorpasso simbolico nel loro duello a distanza. Nonostante ciò, la stagione 2025 non è ancora scritta. Hamilton, a 40 anni, continua a rappresentare un punto interrogativo per la Ferrari. Il feeling con la SF-25 sembra non esplodere e, mancando ancora il colpo grosso, la sensazione è che la svolta sia lontana. La rincorsa al titolo è complessa, ma matematicamente non impossibile. A Barcellona, Hamilton ha dimostrato ancora una volta di essere competitivo, ma senza quel guizzo in più che lo ha contraddistinto per anni.