Il Pallonaro

Scudetto 2006, domani si decide. Stankovic si defila, il Brescia protesta

Giancarlo Abete

Il fatidico 18 di Luglio sta per arrivare, domani il Consiglio Federale dovrà emettere il suo giudizio al lavoro svolto dal procuratore federale Stefano Palazzi decretando la revoca o la “non revoca” del titolo assegnato da Guido Rossi nel 2006.

Il parere legale richiesto da Abete agli avvocati delle Federazione blocca in qualche modo le mani ai rappresentanti del Consiglio non avendo, a loro dire, possibilità di intervenire in tal senso. In realtà altri molti esperti di diritto da Sandulli fino al prof. Lubrano hanno criticato aspramente la volontà di non decidere del consiglio in quanto fu proprio Guido Rossi, presidente straordinario, ad assegnarlo.

Nel mondo del calcio intanto i personaggi si dividono, ad Abbiati che rivendica quello scudetto ha risposto nei giorni scorsi Zanetti, ieri invece è toccato a Dejan Stankovic anche se il veterano nerazzurro pur dicendosi felice delle indiscrezioni che vogliono lo scudetto resti all’Inter non ha dato un parere personale Non ci penso. “È una questione fuori dalla nostra portata. È qualcosa di cui si devono occupare presidenti e giudici. Neanche lo so, perché non me ne intendo… È uscita una notizia secondo la quale lo scudetto resta a noi, quello che c’è dietro non mi interessa”

Chi critica fortemente l’operato di Palazzi, accodandosi alla protesta di Moratti, è il Brescia che attraverso il proprio legale ha fatto pervenire all’Alta Corte una memoria di 42 pagine nella quale accusa il procuratore federale di un sostanziale abuso di potere avendo continuato indagini “prescritte”. L’avvocato Catalanotti, chiede oltretutto che venga cambiata la dicitura del lavoro di Palazzi non sono emerse fattispecie di rilievo disciplinare non prescritte» sia cambiata in «perché i fatti segnalati (…) ove anche costituissero condotte disciplinarmente rilevanti, sono prescritti».(da corriere.it)

In tal modo si eliminerebbe ogni macchia dall’operato di chi per causa ancora misteriose non è finito tra gli indagati della prima sentenza di Calciopoli. Il Brescia mira di fatto a togliere ogni coinvolgimento (Palazzi accusa il comportmento di Gorvenato) in modo da poter avere maggior credibilità nel processo a Napoli dove i lombardi sono di scena come parte civile ed hanno presentato richiesta danni.

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