
Verstappen non sapeva niente (www.ilpallonaro.com - X Max Verstappen)
La Red Bull, questa volta, pare aver agito senza che Max Verstappen sapesse niente: ecco di cosa si tratta nello specifico.
Ancora una volta, Max Verstappen ha dimostrato di poter fare la differenza. In Canada è arrivato secondo, impedendo alle Mercedes di George Russell e Andrea Kimi Antonelli di fare una doppietta straordinaria. Un risultato che ha permesso all’olandese della Red Bull di recuperare punti importanti sul duo McLaren, con Lando Norris ritirato e Oscar Piastri fuori dal podio.
Certo, il team inglese sembra essere di un altro livello in questa stagione, e quanto accaduto a Montreal è più considerabile come una semplice battuta d’arresto, tuttavia Verstappen e la Red Bull hanno l’obbligo di credere di poter fare la differenza in pista, anche in ottica mondiale, almeno fino a quando la matematica lo permetterà.
In virtù di questa ragione, la Red Bull ha deciso di prendere una decisione post GP, una presa di posizione di cui era all’oscuro lo stesso Verstappen.
Max Verstappen non lo sapeva: cos’ha fatto Red Bull
Dopo il Gran Premio del Canada, la Red Bull ha comunicato di aver presentato dei reclami contro George Russell, e lo ha fatto senza consultare Max Verstappen. I reclami presentati sono due, e riguardano il comportamento del vincitore in terra canadese sotto regime di safety car. Christian Horner, team principal Red Bull, come riportato da GP Blog ha precisato: “Max non ne sapeva assolutamente niente. Stava parlando con i giornalisti e non ne aveva idea”.

Riguardo a quanto accaduto, Horner ha precisato che per lui le regole sono abbastanza chiare, quindi hanno deciso per questa ragione di presentare un reclamo: “Le regole sono molto chiare riguardo alla safety car, se vi ricordate Perez a Singapore nel 2022 ha avuto due penalità per questo comportamento, quindi i precedenti erano molto chiari”. Il numero uno del team angloaustriaco ha ricordato che è diritto dei concorrenti presentare un reclamo.
Sono 2.000 euro per reclamo e in Red Bull sono rimasti sorpresi dal fatto che non fossero stati notati e inviati ai commissari. A quanto pare, quindi, Max Verstappen era sostanzialmente all’oscuro di ogni cosa. Il comportamento Red Bull sarebbe stato lo stesso da parte di qualsiasi altra scuderia, su questo non vi è alcun dubbio. In Formula Uno, infatti, la competizione è alle stelle dentro e fuori dalla pista. Non ci sono dubbi sulf atto che le cose sarebbero andate in un certo modo anche se al posto del team campione del mondo piloti in carica ci fosse stata Mercedes.