
Sinner, nota dolente a Wimbledon (www.ilpallonaro.com - X Italian Football TV)
Jannik Sinner è diventato campione di Wimbledon per la prima volta, anche se purtroppo a quanto pare qualcosa è comunque andato storto.
Jannik Sinner ce l’ha fatta. Ha battuto Carlos Alcaraz in finale a Wimbledon, conquistando per la prima volta il torneo più iconico del circuito tennistico mondiale.
In Inghilterra, nel match decisivo, all’altoatesino sono bastati quattro set per chiudere la pratica. I fantasmi del Roland Garros si sono ripresentati, facendo meno paura del previsto, e così l’italiano numero uno al mondo si è preso la sua straordinaria rivincita a poche settimane di distanza dalla dolorosa sconfitta all’Open di Parigi, subita in rimonta quando era a un passo da vincere anche in Francia.
Come detto, però, Sinner questa volta è riuscito nell’intento di diventare campione, anche se forse un dettaglio in particolare che è stato notato proprio nelle ultime ore non avrà fatto piacere anche solamente ai tifosi del fuoriclasse italiano: scopriamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Sinner, che vittoria a Wimbledon: ma c’è una nota dolente
Jannik Sinner vince Wimbledon, il che è la prima volta che accade per un italiano nella storia del tennis, tuttavia nonostante lo straordinario momento passato dallo sport italiano domenica 13 luglio 2025, una nota dolente c’è comunque stata. Nessun esponente politico era presente a Wimbledon per sostenere Sinner, neanche Andrea Abodi. Il Ministro dello Sport e dei Giovani, durante un intervento a La politica nel Pallone su Gr Parlamento, ha cercato di spiegare per quale motivo è mancato: “Contrariamente a tante altre volte, non sono andato, capita anche a un ministro a volte di aver bisogno di fermarsi, di stare in famiglia”.

Per quanto sia rispettabile come spiegazioni, viene difficile pensare che l’intero ramo di istituzioni italiane abbiano avuto un cortocircuito psicofisico così gravoso da non poter presenziare a un momento così determinante e indimenticabile per tutto quanto lo sport italiano.
Secondo Abodi, comunque, “c’è chi ha diritto alla polemica, perché non c’erano le istituzioni e neanche un membro del governo. Può capitare, è successo stavolta, ce ne dispiace, perché sarebbe stato molto più bello essere lì presenti, ma a volte anche noi abbiamo circostanze della vita che ci impediscono di farlo e questo non penso che debba meritare un giudizio che, tutto sommato, distoglie dalla grande gioia che dovrebbe accomunarci”. Insomma, un’assenza che comunque non dovrebbe per alcun motivo intaccare il grande e storico successo di Jannik Sinner a Wimbledon.