
L'ammissione di Sinner al Foro Italico, tifosi senza parole (Foto IG @janniksin - ilpallonaro.com)
Jannik Sinner torna in campo dopo la squalifica per doping e conquista il Foro Italico con una vittoria e una ammissione che spiazza tutti.
C’erano gli occhi di tutti su di lui, e non poteva essere altrimenti. Dopo settimane di silenzio, polemiche e illazioni, Jannik Sinner è finalmente tornato a fare ciò che sa fare meglio: giocare a tennis.
E l’ha fatto nel modo più pulito, simbolico e diretto possibile, con una vittoria netta al Foro Italico contro l’argentino Navona e, soprattutto, con parole che hanno colpito più del punteggio stesso. Perché sì, stavolta il risultato contava, ma contava ancora di più capire che tipo di uomo fosse tornato in campo.
Jannik Sinner ammissione da brividi
Dopo la squalifica forzata per doping – una vicenda che ha lasciato il segno, al di là delle spiegazioni e delle versioni ufficiali – Sinner si è ripreso la scena con la stessa tranquillità con cui colpisce i suoi rovesci. Non c’erano isterismi, né forzature, solo il desiderio di ritrovare sé stesso in quel rettangolo di terra rossa che, fin da ragazzino, è stato casa. E infatti, al termine del match, il campione altoatesino non si è limitato a parlare della partita, ma ha voluto condividere qualcosa di molto più profondo. Una riflessione sincera, senza filtri, che ha spiazzato anche i più scettici.
“Non so che voto darmi. Molto alto, perché a prescindere dal risultato è stato un giorno importante per me. Siamo arrivati abbastanza presto perché c’era la partita. Mi sono sentito tranquillo in campo. Emozione diversa, molto bella, però è stata una giornata positiva per me.” Queste le sue parole, semplici eppure pesanti, perché rivelano un aspetto spesso trascurato: la forza mentale che serve per rimettersi in piedi dopo una bufera. Non c’era rabbia, né rivalsa, solo un’onesta consapevolezza del momento, e forse anche un modo per chiudere quel capitolo senza ulteriori strascichi.

L’esordio, d’altronde, è stato più che positivo. Sinner ha giocato con lucidità, ritmo e una naturalezza che, dopo uno stop del genere, non era affatto scontata. Ha mostrato il suo tennis fatto di potenza ma anche di equilibrio, di profondità ma anche di pazienza. E il pubblico romano lo ha accolto con un affetto evidente, quasi commosso. Perché al di là di tutto, quello che conta davvero è vederlo lì, di nuovo in campo, di nuovo protagonista.
Non tutto è sotto controllo
Ma è stata un’altra frase, forse la più breve, quella che ha fatto riflettere più di tutte. “Spero di andare avanti. Ho l’atteggiamento giusto: questa è l’unica cosa che posso controllare.” In quelle parole c’è tutto Sinner. La sua mentalità da atleta vero, la capacità di non farsi trascinare dagli eventi, ma anche un’ammissione importante: non tutto è sotto controllo, e va bene così. Perché quello che può fare, e che ha fatto, è presentarsi con la testa alta, con il gioco pulito e con la voglia di continuare. Il resto verrà da sé.
Certo, la strada è ancora lunga. Il torneo è appena iniziato e i test più duri devono ancora arrivare. Però se il buongiorno si vede dal mattino, allora possiamo dire che Sinner ha imboccato il cammino giusto. Il suo ritorno non è solo tecnico, ma umano. È la dimostrazione che si può cadere e rialzarsi, si può affrontare una tempesta senza perdere di vista la propria direzione.
E chissà che questa nuova versione di Jannik, più matura, più consapevole, non sia ancora più forte di quella che avevamo conosciuto prima. Intanto, Roma l’ha già riabbracciato. E il tennis, senza ombra di dubbio, è contento di averlo di nuovo là dove deve stare: dentro il campo, a fare la differenza.