
Sinner, sorpresa a Roma: lo hanno notato tutti - Ilpallonaro.com (screen Youtube)
Il Foro Italico ha accolto con entusiasmo il ritorno in campo di Jannik Sinner, e il numero uno del mondo non ha deluso per applicazione e tenuta mentale, oltre che fisica.
Dopo tre mesi di sospensione forzata, l’azzurro è tornato a competere sulla terra rossa con una condizione fisica solida e una tenuta mentale che ha sorpreso persino i più scettici. Il match d’esordio agli Internazionali d’Italia contro Mariano Navone è stato l’occasione per rivedere all’opera un tennista concentrato, solido da fondo campo e capace di gestire i momenti più delicati con maturità. Durante i mesi di inattività – determinati dalla nota vicenda legata al Clostebol – Sinner non ha smesso di lavorare. Il suo team ha pianificato un’intensa preparazione fisica, e i risultati si vedono chiaramente: l’altoatesino è più strutturato, reattivo, attento all’intensità del proprio gioco.
Non solo colpi più puliti, ma anche un controllo superiore dei tempi e delle transizioni. La sua crescita, già percepibile nel primo semestre della stagione, sembra aver subito un’ulteriore accelerazione. A confermare questa trasformazione è un dettaglio osservato durante le sessioni di allenamento: Jannik Sinner ha indossato anche un cardiofrequenzimetro, strumento che monitora la frequenza cardiaca e l’intensità dello sforzo, già permesso dal regolamento ATP anche in gara. Una novità che ha colpito anche chi segue il circuito da vicino.
Internazionali, Furlan premia Sinner: “Non lascia nulla al caso”
A rimanere sorpreso dal rendimento di Sinner in questi primi giorni romani è stato anche Renzo Furlan, ex giocatore e ora commentatore per Sky Sport. Seguendo da vicino gli allenamenti del n°1 al mondo, Furlan ha sottolineato il lavoro fisico svolto dal tennista altoatesino in questi mesi di stop: “Sinner ha fatto un lavoro fisico enorme. È più strutturato, e lo si percepisce anche visivamente”. Proprio in occasione della sessione con Francisco Cerundolo, uno degli sparring più temibili su terra, è emersa una delle scelte più innovative di Jannik: indossare un cardiofrequenzimetro per monitorare lo sforzo.

Uno strumento che gli ha permesso di misurare, letteralmente, ogni battito d’intensità. Una strategia che ha colpito anche Furlan: “Si vede che Sinner non lascia nulla al caso. Sta cercando di essere pronto non solo fisicamente, ma anche mentalmente”. L’ex tennista ha poi aggiunto: “Sulla terra rossa ha sempre faticato di più rispetto al cemento, ma è evidente che l’obiettivo è chiaro: Roma come trampolino per arrivare al massimo della forma al Roland Garros. Jannik ha i mezzi per farcela, anche se qualche partita gli servirà per tornare al top. Ma non c’è dubbio: ci riuscirà molto presto”.