
Jannik Sinner la sua confessione sulla squalifica (Foto IG @rolandgarros . ilpallonaro.com)
Jannik Sinner e la squalifica: la confessione in conferenza stampa al Roland Garros lascia tifosi e addetti ai lavori senza parole.
Quando si parla di jannik Sinner c’è qualcosa nell’aria che va oltre il tennis giocato. Una tensione latente, uno sguardo che si allunga oltre il campo, dove la racchetta lascia spazio alle parole, ai silenzi e ai giudizi. Jannik Sinner, in questo Roland Garros, non è solo il tennista da battere.
È anche il volto di una vicenda che continua a far discutere, a dividere, a far emergere un lato del tennis che in molti preferirebbero non vedere. Si parla ancora della squalifica, del caso cloestebol, di tutto quello che è venuto fuori e di tutto quello che, a quanto pare, resta sotto traccia. Però, questa volta, è stato lui a prendere la parola. E lo ha fatto in un modo che nessuno si aspettava.
Sinner, cosa ha detto sulla squalifica
Durante una conferenza stampa che sulla carta doveva essere come tante altre, Sinner ha deciso di andare dritto al punto. Senza troppi giri di parole, ha raccontato il suo stato d’animo, il peso delle polemiche e il modo in cui ha affrontato tutto ciò che si è detto e scritto su di lui. “Ci sono ancora tennisti un po’ diversi nei miei confronti, però la loro opinione non è la mia su me stesso. Mi importa più di quello che pensano le persone intorno a me e di quello che penso io. Sicuramente mi sento più libero e tranquillo nel circuito, mi diverto di più”, ha dichiarato con un sorriso a metà tra la serenità e la consapevolezza di chi ha attraversato qualcosa di più grande di lui, ma è riuscito a uscirne con la testa alta.

Una frase che ha fatto subito il giro del mondo, perché è raro sentire parole così schiette in un ambiente in cui tutto viene solitamente filtrato, studiato, controllato. Invece Jannik ha scelto di mettersi a nudo, di dire ciò che sente davvero. E lo ha fatto con la lucidità e la maturità che da sempre lo distinguono, anche se ha appena 22 anni.
Oggi si sente meglio, lo ha detto chiaramente. Ha buone sensazioni, sente che il suo tennis sta tornando al livello che desidera. Non è solo una questione fisica, ma mentale. Più tranquillo, più centrato, più se stesso. E c’è stato spazio anche per un pensiero rivolto a Lorenzo Musetti, con parole di stima e affetto che confermano quanto Sinner sia prima di tutto una persona equilibrata, capace di apprezzare i colleghi, anche quando la pressione è altissima.
Senza ombra di dubbio, questo Roland Garros non sarà solo ricordato per i punti, i set e le vittorie. Sarà ricordato anche per questo momento, per questa sincerità improvvisa che ha spiazzato tutti. Perché nel tennis, a volte, il colpo più forte non arriva dal campo, ma dal cuore.