Nella seconda giornata del Torneo dell’Acropolis in corso di svolgimento ad Atene, l’Italia batte con ampio scarto Brigham Young University, 102-63 il risultato finale. Un test poco impegnativo (originariamente gli Azzurri avrebbero dovuto giocare contro Montenegro o Libano, che però pochi giorni prima dell’inizio del torneo hanno comunicato agli organizzatori il forfait dalla competizione amichevole) vista anche la pochezza fisica degli americani e la loro giovane età.
“Sapevamo che sarebbe stata una partita diversa e l’abbiamo giocata come tale. L’abbiamo vissuta come un allenamento contro la zona che loro praticano molto, difesa che abbiamo proposto anche noi. I primi due quarti hanno dimostrato il bisogno di giocare che questa squadra ha tanto è vero che fatica a prendere il ritmo, anche se l’impegno è tanto. E’ una squadra che ha bisogno di capire, di rifletterci e poi gioca. Il tempo e poco e già domani contro la Grecia, in funzione del campionato europeo, dobbiamo fare uno sforzo di livello superiore a quello fatto finora. Devo dire che, al di là del punteggio, oggi la squadra ha fatto di più a livello di comunicazione e si è visto“.