
Verstappen choc, sentenza pesantissima: "Non c'è altra scelta" - Ilpallonaro.com (screen Youtube)
Nel caos infuocato del GP di Spagna, il Mondiale di Formula 1 ha vissuto una delle sue giornate più controverse a seguito dell’incidente tra la vettura di Verstappen e quella di Russel.
L’episodio che ha infiammato il paddock è avvenuto nelle fasi finali della corsa, quando Max Verstappen, in difficoltà con la strategia gomme, si è ritrovato fianco a fianco con George Russell. Dopo un’uscita di pista e il successivo rientro, il pilota della Red Bull ha incrociato la traiettoria con quella della Mercedes in una manovra che ha lasciato tutti a bocca aperta. Il risultato è stato un contatto al limite del regolamento (si fa per dire) che ha rovinato la gara di entrambi.
I commissari non hanno avuto dubbi: 10 secondi di penalità per Verstappen e tre punti sulla superlicenza. Sanzione che ha spinto l’olandese giù fino alla decima posizione e, cosa più grave, lo ha portato a un passo dalla sospensione: con 11 punti accumulati, ne basta solo uno per saltare una gara. E mentre i vertici Red Bull provavano a minimizzare, dal mondo del motorsport si è alzata una voce autorevole, dura e netta. Nico Rosberg non ha lasciato spazio a interpretazioni.
Rosberg strapazza Verstappen: “Meritava la squalifica”
La condanna arriva da chi conosce bene l’agonismo e le tensioni del circus: Nico Rosberg, campione del mondo 2016. Parlando a Sky Sport Deutschland, il tedesco non ha usato mezze misure nel giudicare quanto visto a Barcellona. La manovra di Verstappen è stata davvero pessima. Ha colpito Russell di proposito – ha detto Rosberg con una fermezza che ha fatto subito rumore. Ma l’ex pilota Mercedes è andato oltre, paragonando l’episodio a uno dei momenti più controversi della Formula 1: “Ricordate Vettel a Baku contro Hamilton? Sembrava molto simile, anche quello fu un gesto deliberato. Ma stavolta è stato troppo: Max avrebbe meritato la bandiera nera, non c’è altra scelta”.

La bordata ha inevitabilmente chiamato una replica. Christian Horner, team principal della Red Bull, ha cercato di spegnere le polemiche bollandole come “sensazionalismo mediatico”. Ma nel paddock il dibattito resta acceso. La stagione di Verstappen è ormai in bilico non solo per i risultati in pista, ma per il crescente nervosismo che lo circonda. A Montreal, dove si correrà il prossimo GP, sarà inevitabile tenerlo sotto osservazione. Ma intanto resta una certezza: l’episodio di Barcellona ha lasciato un segno e se Verstappen continuerà su questa linea sarà difficile che possa eguagliare il record di cinque mondiali consecutivi come Michael Schumacher.