
Zanardi, lacrime tra i tifosi: messaggio inaspettato - Ilpallonaro.com (Screen Youtube)
Nel mondo dello sport paralimpico, pochi nomi riescono a evocare tanta forza, determinazione e coraggio come Alex Zanardi. L’ex pilota continua ad ispirare migliaia di atleti in tutta la penisola.
L’ex pilota di Formula 1 e plurimedagliato atleta paralimpico è diventato, nel corso degli anni, un simbolo di rinascita e resilienza per intere generazioni di sportivi. Anche oggi, mentre si avvicina la Hero Südtirol Dolomites, l’impegnativa gara di mountain bike che vedrà la partecipazione di numerosi atleti di Obiettivo3, il progetto fondato proprio da Zanardi, il suo esempio continua ad alimentare la motivazione di tanti.
La Hero, considerata una delle competizioni più dure al mondo su due ruote, rappresenta molto di più di una semplice sfida fisica: è un palcoscenico per raccontare storie di vita e rivincita, dove gli atleti paralimpici dimostrano come lo sport possa diventare un veicolo di rinascita personale. E tra coloro che traggono ispirazione proprio da Zanardi c’è Giovanni Achenza, 53 anni, sardo, che ha trasformato un dramma in opportunità.
Commozione a Porto Torres, Achenza: “Il primo che mi ha ispirato è stato Zanardi”
La sua è una storia di forza e trasformazione: ex muratore, Giovanni Achenza ha dovuto reinventarsi dopo un grave incidente sul lavoro a 32 anni che gli ha causato una lesione midollare. Ma dallo sconforto è rinato grazie allo sport, prima l’handbike, poi il paraciclismo e infine il paratriathlon. La sua carriera è costellata di successi: 5 titoli italiani consecutivi nel paraciclismo, una medaglia di bronzo alle Paralimpiadi di Rio 2016, un’altra a Tokyo 2020, oltre a podi nei Mondiali di Losanna e agli Europei di Valencia. Durante un recente incontro con gli studenti del liceo scientifico sportivo “Mario Paglietti” di Porto Torres, Achenza ha raccontato la sua storia, ricordando come sia stato proprio Zanardi il suo primo punto di riferimento.

Il primo atleta che mi ha ispirato è stato proprio Alex Zanardi. Nel 2009 vinsi il titolo italiano davanti a lui. Era il favorito, ma arrivò secondo. Fu un’emozione incredibile – ha detto. Oggi, nel 2025, Achenza ha conquistato l’undicesimo titolo italiano e si prepara alla possibile partecipazione alle Paralimpiadi di Parigi, dove ha già ottenuto un quinto posto. E se la categoria H1, a cui appartiene, verrà separata come auspicato, potrebbe ancora puntare a un’altra impresa. Chiamato affettuosamente “MacGyver” dai suoi compagni per la sua capacità di adattare e migliorare le bici, Achenza è oggi un esempio di leadership e umanità. E, come Zanardi, continua a mostrare a tutti che, anche quando la vita cambia improvvisamente direzione, si può sempre trovare un nuovo traguardo da raggiungere.