Il Pallonaro

Zdenek Zeman a 360°: da Tavecchio a De Laurentiis passando per Conte e Nazionale

Uno Zdenek Zeman a tutto tondo quello che ha parlato in un’intervista rilasciata alla “Gazzetta dello Sport”.

Il Boemo, che divide i tifosi e gli addetti ai lavori, o lo si ama o lo si odia, come sempre è stato un vero e proprio show toccando diversi argomenti, tra cui quello del momento, ovvero l’infelice battuta del candidato alla presidenza della Figc Carlo Tavecchio sulle banane. Zeman però è andato controcorrente esprimendo il proprio pensiero sulla vicenda:

La sua è stata un’uscita inopportuna e che non può non essere censurata. Però, tolta la forma, nella sostanza ha ragione. Uno dei grandi mali del calcio italiano è la presenza di troppi stranieri. Bisogna tornare a puntare sui nostri ragazzi. Tavecchio l’uomo giusto per rilanciare il calcio in Italia? Il problema non sono gli uomini, sono i programmi. Serve un cambiamento profondo. Ma con un mandato di appena due anni, Tavecchio o un altro, cosa può fare?

Zdenek Zeman

Zeman poi critica anche l’idea del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis che aveva proposto l’opportunità di tenere aperto il calciomercato per tutto l’anno:

Chi dice che il calciomercato deve rimanere aperto tutto l’anno non capisce nulla di calcio. Per me il mercato dovrebbe chiudersi prima che le squadre partano per i ritiri.

Un’ altra notizia di quest’estate è stato senza dubbio l’addio di Antonio Conte dalla panchina della Juventus, ed il Boemo si è dimostrato diretto e schietto nei confronti dell’allenatore salentino:

Senza di lui la Juve non perde nulla perché ha una storia e un organico che prescindono dall’allenatore. In quanto alle dimissioni il rapporto si era logorato, la decisione andava presa prima.

Capitolo nazionale, Zdenek Zeman dice la sua sponsorizzando la candidatura di Roberto Mancini:

Roberto è stato un giocatore di alto livello, da tecnico ha vinto sia in Italia sia all’estero, conosce le lingue. Sarebbe la persona giusta al posto giusto.

Nell’intervista al tecnico del Cagliari c’è ovviamente spazio per un commento sulla sua avventura in terra sarda e sull’addio alla maglia rossoblù del difensore Davide Astori:

Ho scelto il Cagliari perché qui c’è una società nuova, fatta di persone perbene, che ha voluto puntare su di me. Questo basta e avanza per iniziare una nuova avventura. Stiamo lavorando bene. L’obiettivo è essere pronti per la prima giornata. Purtroppo il mercato aperto condiziona il nostro lavoro. Non ho provato a trattenere Astori. Era giusto che cercasse altrove le motivazioni che al Cagliari non aveva più. Trattenere un giocatore contro la sua volontà è sempre controproducente.

 

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