Juve Pizarro è fatta, il cileno assente a Trigoria

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David Piazarro | © Paolo Bruno/Getty Images

Continua l’asse di mercato Torino – Roma. Dopo l’acquisto di Mirko Vucinic in estate e dopo aver definito l’acquisto di Marco Borriello, il quale stamattina ha sostenuto le visite mediche di rito a Torino, la Juventus sta perfezionando in queste ore il secondo colpo di questo mercato di riparazione. Si tratta di David Pizarro, centrocampista della Roma che, come il nuovo attaccante bianconero, non rientrava più nei piani del tecnico giallorosso Luis Enrique.

David Piazarro | © Paolo Bruno/Getty Images

Il cileno, dato per sicuro partente nella finestra di gennaio, non era presente a Trigoria al raduno della squadra per riprendere gli allenamenti dopo le festività natalizie in vista della gara di domenica contro il Chievo per la ripresa del campionato. Un indizio in più, se mai ce ne fosse stato bisogno, che non lascia dubbi sull’addio ormai, a questo punto, scontato di Pizarro alla maglia giallorossa dopo 6 lunghe stagioni. Secondo quanto si apprende da fonti locali, l’accordo sarebbe stato già trovato e verrà definito nelle prossime ore, addirittura qualcuno ipotizza che il regista ex anche di Udinese e Inter sarà convocato da mister Antonio Conte per la gara che vedrà la Juventus impegnata domenica 8 gennaio allo stadio Via del Mare di Lecce.

Prestito oneroso (poco meno di 500 mila euro) e diritto di riscatto a giugno i termini dell’accordo, operazione fotocopia a quella che ha portato in questi giorni Borriello in bianconero. Beppe Marotta, che aveva provato a sondare le piste che portavano a Palombo, che non vuole lasciare, almeno per questa stagione, la Sampdoria dopo aver fatto una scelta di cuore scendendo di categoria in Serie B con i blucerchiati,  e Montolivo, che però sembra ormai promesso sposo del Milan a giugno quando si svincolerà dalla Fiorentina per approdare in rossonero a parametro zero, ha così deciso di investire Pizarro della carica di vice Pirlo. Un rinforzo quello del regista giallorosso reso necessario dal cambio di modulo adottato in corsa da Conte, passato dal suo caro 4-2-4 al più efficiente 4-3-3, e per avere quella valida alternativa all’intoccabile faro del centrocampo bianconero.

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