Roma, rinnovo De Rossi. La firma è ancora lontana

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Daniele De Rossi | © GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images

Daniele De Rossi si è ritrovato ieri sera nel suo Olimpico con una Nazionale da guidare contro l’Uruguay. Leader a Coverciano e leader a Trigoria. Punto fermo del calcio italiano e Campione del Mondo nel 2006. Il suo rendimento altalenante nelle ultime stagioni si è stabilizzato in quella in corso, riportandolo ai livelli di top player che lo hanno sempre contraddistinto.

Daniele De Rossi | © GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images

Il Biondo di Ostia è ambitissimo da club come Real Madrid e Manchester United. Eppure il rinnovo contrattuale con la Roma stenta ad entrare nella fase conclusiva e tra poco più di un mese potrebbe firmare per un’altra società lasciando la sua squadra e la sua città a parametro zero. Opzione questa che non rientra nello stile del centrocampista legato com’è alla maglia che lo ha partorito e cresciuto.

IL MALUMORE – Rimane il fatto che l’agognata firma non arriva. E sono stati attribuiti al calciatore fiumi di parole che non ha mai pronunciato anche perchè ha sempre preferito evitare l’argomento proprio per non cadere in fraintendimenti. Dunque solo speculazioni giornalistiche? Anche. Quel che è certo è che tra le più svariate manipolazioni dell’informazione emergono le frasi realmente dette da un calciatore quantomeno disturbato dalla situazione paradossale. Già il 5 Ottobre da Firenze disse: “Non metto pressione, ma il contratto andava fatto molto prima“, nella stessa intervista in cui escludeva un addio a parametro zero e riferiva dello stallo della trattiva. Nel frattempo poco è mutato e non si capisce l’utilità di questa lunghissima trattativa.

LE DICHIARAZIONI – E anche ieri sera nel postpartita di Italia-Uruguay De Rossi ha ribadito, rispondendo alla domanda di un cronista, il suo pensiero molto chiaro: “Quando sento parlare di firma imminente o di incontri decisivi per la fumata bianca, rimango basito“, ha detto. “Quando sento ‘avrebbe detto, avrebbe confidato ad un amico al ristorante’ divento pazzo. La verità è che le trattative sul rinnovo del mio contratto sono ferme all’ultima volta che ci siamo parlati“.
Il calciatore giallorosso ha anche rivelato di aver pensato al trasferimenro, ma poi “ho ricominciato  a trattare con la Roma“. Sull’effettivo stato della negoziazione ha aggiunto che “non siamo d’accordo, ma non siamo neanche alla rottura, stiamo trattando e questo è positivo“.
Sulle voci di sue ipotetiche richieste poi ha smentito a tutto campo: “Non ho mai sbandierato clausole e dettagli, se ci fossero stati problemi lo avrei detto“.

DA CAPITAN FUTURO A CAPITANO MANCATO? – Una battuta inoltre rivela che esiste concretamente la possibilità di un addio, anche se “non voglio fare giochetti – ha aggiunto infatti – se dovessi lasciare la Roma andrei all’estero, ma se non trovo l’accordo con una squadra straniera che faccio, smetto di giocare?“. Con questa domanda retorica si infittisce la trama di incomprensioni e silenzi della vicenda che intanto potrebbe subire una svolta, vera o presunta, dopo l’incontro che in questi giorni si terrà tra l’agente del ventottenne della Roma e la società capitolina. Da considerare che la Piazza Romana non sopporterebbe la cessione di una bandiera e comunque pretenderebbe nel caso un acquisto di pari livello.
Esattamente lo stesso che chiede Luis Enrique, per il quale in realtà De Rossi è insostituibile, ma che sembra allineato alle politiche societarie.

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