Il Milan vara il mercato. La strategia dei “mattoncini” di Galliani è ancora attuale

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Si erano instaurati tanti dubbi sulla solidità della dirigenza rossonera e sopratutto sul modo “antico” di far mercato di Adriano Galliani e Ariedo Braida, due dirigenti tra i più vincenti della storia del calcio.

Poi in un sol giorno tre colpi alla Galliani, Cellino libera Allegri in virtù degli ottimi rapporti costruiti negli anni dalla dirigenza sarda con il plenipotenziario rossonero, arriva Amelia a costo zero e viene venduto Storari per una cifra ottima che permette di far una plusvalenza importante in tempo di austerity.

Ma la cessione di Storari potrebbe esser la prima di tante operazioni minori che porteranno poi il Milan a sferrare il grande colpo sul mercato. Proprio la strategia dei “mattoncini”, utilizzata da Galliani per portare Ronaldinho in rossonero qualche stagione fa torna attuale come non mai.

Per arrivare al brasiliano l’ad rossonero cedette tanti giocatori non altisonanti ma che alla fine portarono nelle casse rossonere il gruzzoletto necessario all’acquisto. Da Storari, Paloschi, Astori e dalle cessioni di Oddo, Kaladze e Jankulovsky nascerà il nuovo Milan.

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