Maradona in Italia il 5 aprile?

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Diego Armando Maradona © PETER PARKS/AFP/Getty Images

Giovedì 5 aprile. E’ questa la fatidica data del ritorno in Italia di Diego Armando Maradona. Non un viaggio di piacere, o almeno non sarà solamente per quello visto che l’abbraccio del popolo napoletano, magari allo stadio San Paolo, non mancherà di sicuro. Il ritorno del Pibe de Oro in Campania infatti coinciderà con il tentativo di risolvere una volta per tutte la questione aperta con il Fisco italiano, che gli chiede quasi 40 milioni di euro. Il tutto al fine di poter finalmente fare ingresso in Italia in tutta serenità, ed i tifosi già sognano di vederlo in un prossimo futuro sulla panchina degli azzurri. Ma prima Maradona vorrebbe assistere alla finale di Coppa Italia in programma il prossimo 20 maggio a Roma tra la Juventus e il Napoli, come più volte dichiarato dopo che i partenopei hanno eliminato il Siena nella semifinale disputata la scorsa settimana.

Una storia vecchia di anni, o per meglio dire di decenni, quella tra Maradona e il Fisco. Tanto che ogni qualvolta Maradona ha messo piede in Italia ha trovato sempre la Guardia di Finanza pronta a fargli visita: una volta gli fu sequestrato un orecchio poi messo all’asta è comprato dall’attaccante del Palermo Fabrizio Miccoli, grande estimatore di colui il quale viene considerato il giocatore più forte di tutti i tempi. Poi gli furono bloccati buona parte dei compensi derivanti dalla partecipazione al programma televisivo della Rai “Ballando sotto le stelle”.

Diego Armando Maradona © PETER PARKS/AFP/Getty Images

Insomma, è una lotta che continua da anni e che finalmente sembra poter essere risolta, o almeno c’è questa volontà per ciò che riguarda Diego Armando Maradona, visto che appena qualche giorno fa lo stesso si è detto disposto ad incontrare Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, per chiarire la sua posizione una volta per tutte. “Il 5 aprile ci sarà la causa che lo vede contrapposto al fisco – ha dichiarato il suo avvocato Angelo Pisani – Maradona vuol chiarire ai napoletani e agli italiani che non è un evasore fiscale: è stato vittima di una sorta di complotto, di ingiustizia della giustizia. Lui non è vittima neanche di una mancata notifica, è completamente estraneo all’addebito fiscale perché, come tutti possono immaginare, a 25 anni non poteva capire nulla di fisco e quell’artifizio, che non era una violazione fiscale, fu fatta da Ferlaino e non da lui”.

Pronta poi la risposta di Bifera che dal canto suoi ha mostrato segni di apertura nei confronti dell’ex commissario tecnico dell’Argentina. “Se vuole sanare le sue pendenze con il fisco – ha detto – sono contento, ben venga Maradona, anche perchè io sono un suo tifoso”. Nel corso di un’intervista rilasciata a Radio Kiss Kiss l’avvocato Pisani ha poi aggiunto che parlando con Maradona lo stesso avrebbe accolto molto bene la proposta di incontrate i tifosi azzurri al San Paolo come nel giorno della sua presentazione nel 1984 o come l’ultima volta, 7 anni fa, in occasione dell’addio al calcio di Ciro Ferrara. E anche il sindaco di Napoli De Magistris si è detto felice di accogliere l’argentino in città. I presupposti ci sono tutti dunque. Fisco permettendo.

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