Ancelotti ne ha per tutti. Balotelli da Premier e su Berlusconi…

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Carlo Ancelotti si appresta a vivere la seconda stagione da tecnico del Chelsea con un grande sogno che si chiama Champions League. L’ex tecnico rossonero non fa mistero di voler raggiungere il più alto gradino della massima competizione europea per completare il ciclo con i Blue iniziato quest’anno con Premier League e Fa Cup.

Intercettato da Roberto Beccantini per la Stampa Ancelotti non si sottrae alle domande parlando a ruota libera di ogni argomento. Da Mourinho a Balotelli, dall’austerity imposta da Abramovic ad una stilettata sul presidente Berlusconi.

Balotelli e la Premier

Mario è un talento matto. La Premier rappresenta l’approdo ideale. Ritrova Roberto Mancini, l’allenatore che lo lanciò in serie A; e come razzismo, siamo vicini allo zero assoluto. Nessun alibi e un consiglio, uno solo: occhio ai tabloid

Il fair play finanziario
L’Uefa di Michel Platini ha messo dei paletti, tempo un paio di stagioni e saranno cavoli amari per molti. Scordiamoci l’epoca delle vacche grasse. Berlusconi e Moratti non potevano non adeguarsi. Anche Abramovich ha smesso di darsi alla pazza gioia. Pensi che il mio acquisto più importante resta, a tutt’oggi, il recupero di Essien.

Allegri e la pressione di Berlusconi

Quando il presidente espone un’opinione, anche se così “farcita”, l’allenatore non può che prenderne atto. Allegri ha tutto un campionato per dimostrare la sua autonomia. Io sono stato più fortunato: ai miei tempi, il primo giorno di scuola Berlusconi non veniva mai.

La griglia scudetto
Inter comunque, anche senza Balotelli e Maicon. Poi le solite: la Roma, la Juve, il Milan

Prandelli e la Nazionale

Difficile. Non navighiamo nell’oro

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